Ambiente: Vito, Fvg propone esclusione Canale industriale Ts da Sin

Trieste, 17 lug – La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia
proporrà al ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio
e del mare una ridefinizione del Sito di interesse nazionale
(Sin) di Trieste che escluda dal perimetro le aree prospicienti
il Canale industriale di Trieste.

È il contenuto di una delibera approvata oggi dall’Esecutivo su
proposta dall’assessore all’Ambiente Sara Vito.

Il provvedimento fa propria la relazione tecnico-istruttoria
sullo stato di contaminazione delle matrici ambientali dell’area
predisposta lo scorso 10 luglio dal Servizio disciplina gestione
rifiuti e siti inquinati della direzione centrale Ambiente ed
Energia sulla scorta del tavolo di lavoro avviato dalla Regione
lo scorso aprile. Il tavolo era stato preceduto dalla stipula di
un protocollo d’intesa tra Area Science Park e Autorità di
sistema portuale del mare Adriatico orientale finalizzato a
individuare strategie per attivare e potenziare insediamenti di
elevato contenuto tecnologico nell’area retroportuale triestina.

La direzione Ambiente ed Energia ha verificato che, alla luce
delle caratterizzazioni già eseguite, vi sono i presupposti per
escludere la parte preponderante delle aree affacciate al Canale
navigabile dal perimetro del Sin.

Con la riperimetrazione la competenza amministrativa sui
procedimenti di bonifica passerebbe alla Regione. L’iter sarebbe
analogo a quello attuale, ma la gestione a livello locale
favorirebbe una contrazione dei tempi del procedimento.

“Mai in passato la Regione aveva operato scelte così importanti
su questo tema – ha commentato l’assessore Vito -. Credere nella
specialità vuol dire anche esercitare azioni di questo tipo. Il
risultato di oggi – ha osservato Vito – è il frutto di un lavoro
lungo, attento e dettagliato che ha visto un’ottima
collaborazione tra la Regione da un lato e Autorità portuale e
Area Science Park dall’altro nel solco delle opportunità offerte
dalle norme nazionali che hanno aggiornato i criteri di
utilizzabilità delle aree definite come contaminate. Confidiamo
in un riscontro positivo del Ministero – ha aggiunto – perché il
raggiungimento di questo obiettivo costituirà una grande
opportunità di rilancio dell’area. Allo stesso tempo – ha
assicurato l’assessore – la direzione Ambiente segue con la
massima attenzione e determinazione tutta la partita che riguarda
il Sito di interesse nazionale di Trieste”.
ARC/PPH/ppd

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