AMBIENTE: VITO, PROGRAMMA PREVENZIONE RIFIUTI PER PER EVITARE SPRECHI

Trieste, 5 feb – Su proposta dell’assessore all’Ambiente ed
Energia, Sara Vito, la Giunta regionale ha deliberato l’adozione
del Programma regionale di prevenzione dei rifiuti.

Come spiega l’assessore Vito, tale Programma, che è stato
approvato proprio in occasione della 3.Giornata nazionale contro
gli sprechi alimentari, dopo una prima fase di ricognizione della
normativa e delle esperienze già in atto sul territorio
regionale, individua le priorità, la strategia e le singole
azioni di prevenzione da perseguire per raggiungere gli obiettivi
prefissati dal Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti,
nonché dal Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani.

“Per la prima volta – evidenzia Vito – la Regione si è dotata di
uno strumento volto a limitare lo spreco e a recuperare beni che
altrimenti diverrebbero rifiuti”.

“Il programma – spiega infatti l’assessore – è piuttosto
articolato, e si propone di migliorare la qualità dell’ambiente e
della vita dei cittadini, a volte anche suggerendo comportamenti
che, seppur apparentemente scontati, spesso non fanno più parte
delle abitudini della vita di ogni giorno”.

Il percorso individuato dalla Regione attraverso il Programma,
per concorrere a migliorare la qualità dell’ambiente nel Friuli
Venezia Giulia, prevede azioni specifiche che coinvolgano i
cittadini, le istituzioni, il mondo economico-produttivo.

Si occupa infatti degli sprechi alimentari, dei rifiuti
biodegradabili, dei rifiuti cartacei, dell’acqua pubblica, degli
imballaggi, dell’usa e getta.

Tratta inoltre della pericolosità dei rifiuti, dei beni durevoli
e dei materiali da costruzione.

Ma ecco più specificamente alcune delle azioni proposte dal
programma.

Per ridurre gli sprechi alimentari, viene suggerito il ritiro
degli alimenti prossimi alla scadenza presenti nella grande
distribuzione, nonché dei pasti cotti, non consumati da utenti
nelle mense pubbliche e private, per redistribuirli a chi ne ha
bisogno.

Accanto a queste azioni, propugna altresì la riduzione degli
sprechi domestici.

Ancora per quanto attiene ai rifiuti bio-degradabili, il
Programma suggerisce la diffusione dell’impiego del ‘doggy-bag’,
il sacchetto con gli avanzi del pasto al ristorante da portare a
casa, delle tecniche di autocompostaggio dei rifiuti domestici e
dell’impiego dei dissipatori dei rifiuti domestici, e indica la
possibilità di riutilizzo delle alghe spiaggiate.

In merito ai rifiuti cartacei, il documento tratta della
dematerializzazione della pubblicità postale indesiderata,
suggerisce la riduzione della posta cartacea e della promozione
delle buone prassi negli uffici.

In merito agli imballaggi, propugna la diffusione dei prodotti
sfusi, la promozione della filiera corta, la diffusione
dell’eco-design, e la diffusione degli imballaggi riutilizzabili,
nonchè del consumo dell’acqua alla spina e l’utilizzo delle
casette dell’acqua quale fonte di approvvigionamento.

Riguardo ai rifiuti indifferenziati, per contrastare l’impiego di
prodotti ‘usa e getta’, suggerisce l’impiego di pannolini
lavabili per i neonati e l’anticipazione della eliminazione
dell’uso degli stessi pannolini nello sviluppo del bambino.

Il Programma affronta anche l’argomento dei rifiuti pericolosi,
sostenendo raccolte selettive: per esempio attraverso il recupero
dei prodotti farmaceutici invenduti e dei prodotti farmaceutici
di fine cura, e l’utilizzo di batterie ricaricabili per ridurre
la necessità di smaltimento.

Per quanto attiene ai beni durevoli, la strategia della Regione
mira alla promozione dei centri di riuso, e dei mercatini
periodici dell’usato.

Infine, in merito alle attività di costruzione e demolizione,
sostiene la promozione della demolizione selettiva degli edifici,
e del riutilizzo in loco dei rifiuti da costruzione e derivanti
dalla demolizione di strade.
ARC/CM

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