Angelo Pezzana presenta “Un omosessuale normale”

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Nella primavera del 1971 nasceva a Torino il “Fuori!”, fronte unitario omosessuale rivoluzionario italiano, la prima grande associazione gay d’Italia. A fondarlo c’era un attivista trentenne, Angelo Pezzana, eletto poi in Parlamento e coordinatore dell’omonima rivista di cultura e politica omosessuale.
A quarant’anni dalla nascita di quel movimento, Pezzana sarà ospite, mercoledì 23 marzo alle 18,00 nella saletta convegni della libreria “ La Feltrinelli” a Udine (via Canciani), del Comitato provinciale Arcigay “Nuovi Passi” Udine e Pordenone.
Angelo Pezzana presenterà il suo libro “Un omosessuale normale”: un diario personale, ma anche uno spaccato della storia dei diritti civili in Italia. Oltre allo scrittore, interverrà anche Giacomo Deperu, vicepresidente di Arcigay “Nuovi Passi”, per una serata dedicata a Italo Corai, figura storica del pordenonese recentemente scomparsa. Corai, fondatore a Pordenone del primo nucleo del “Fuori!”, avrebbe dovuto affiancare anche a Udine (lo aveva fatto pochi giorni fa durante la presentazione nella sua città) il compagno di tante battaglie. A moderare il dibattito sarà il giornalista del Messaggero Veneto, Gianpaolo Carbonetto.
“La data di Udine – annuncia lo stesso Pezzana – vuole essere un omaggio a Italo Corai, paladino dei diritti civili in questa regione e nell’intero Paese. Un amico scomparso improvvisamente l’11 marzo e compagno storico di tante battaglie. Italo – racconta – fondò negli anni ’70, proprio in Friuli, uno dei primi nuclei del “Fuori!” condividendo con me l’avventura del primo movimento di liberazione omosessuale in Italia”.
L’amicizia fra il pordenonese Corai e Pezzana, portò infatti alla nascita di uno dei primi nuclei del “Fuori!” proprio a Pordenone negli anni ’70, portando il Friuli Venezia Giulia all’avanguardia nella storia dei diritti civili degli omosessuali in Italia.
“Un uomo come Pezzana, che nel 1977 affrontò il Regime Sovietico manifestando da solo a Mosca per la liberazione del regista russo Paradjanov, arrestato per la sua omosessualità – ricorda Deperu –, può ancora insegnare a tutti noi il coraggio necessario per battersi per i diritti civili nel nostro Paese. Allo stesso tempo – prosegue –, il coraggio di uomini come Corai ha aperto la strada a nuove e sempre più determinate rivendicazioni. E grazie a quelle battaglie tanto è cambiato anche nella nostra regione. È per questo che dobbiamo raccogliere quell’eredità di coraggio e determinazione senza dimenticare figure storiche per il movimento come Corai. Dobbiamo raccontare la storia di quelle lotte alle nuove generazioni – conclude –, perché non diano tutto per scontato e ritrovino il senso ed il valore dell’impegno civile, fondamentale per ottenere quei diritti che in molti Paesi sono già realtà”.
“Un omosessuale normale”, che sarà presentato a Udine, è un titolo suggestivo per un libro che di normale ha poco, visto che racconta la vita esemplare del fondatore del “Fuori!”. E la normalità non risiede nel fatto che l’autore sia omosessuale, quanto piuttosto nella pienezza – e questo è il bello – di un percorso esistenziale multiplo nel quale si intrecciano e si fondono le vicende decisive della vita pubblica italiana. Non a caso Pezzana ha scelto per il suo libro un sottotitolo che la dice lunga sulla sua prospettiva: “Diario di una ricerca d’identità attraverso il ricordo, la storia, il costume, le vite”.
L’ingresso alla serata è libero fino ad esaurimento posti.

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