Anziani uccisi a Lignano: ergastolo a Lisandra

Lisandra Aguila Rico
La Corte d’assise d’appello di Trieste ha confermato la condanna all’ergastolo a carico di Lisandra Aguila Rico, la cubana di 22 anni, imputata per il duplice omicidio dei coniugi lignanesi Rosetta Sostero e Paolo Burgato. Il delitto fu commesso la notte del 19 agosto 2012, nella villetta di via Annia a Lignano Sabbiadoro.

In udienza è stato il sostituto procuratore generale Carlo Sciavicco, a chiedere la conferma della condanna all’ergastolo pronunciata in primo grado dal gup del tribunale di Udine Roberto Venditti. Richiesta a cui si sono associati in aula i legali delle parti civili costituite, Michele, il figlio dei coniugi uccisi, e i fratelli di Rosetta. Gli avvocati Stefano Trabalza e Maria Cristina Clementi hanno detto all’esito di essere “soddisfatti della conferma della sentenza del primo grado, ben strutturata”. I legali hanno anche replicato alle argomentazioni d’appello mosse dalla difesa. L’avv. Carlo Serbelloni, difensore di Lisandra, aveva sollevato innanzitutto una questione di incostituzionalità dell’ergastolo applicato al rito abbreviato che ne snaturerebbe la funzione. Il legale aveva anche cercato di smontare la tesi accusatoria del pm Claudia Danelon sulla riferibilità a Lisandra della mano che aveva inferto le coltellate mortali ai due anziani coniugi. Oltre a cercare di ridurre l’apporto dato dalla ragazza all’evento delittuoso. Lisandra era in aula a Trieste, accompagnata dal carcere della Giudecca a Venezia dove è stata trasferita da qualche tempo su sua stessa richiesta.