Aperta la mostra d’arte “Cambiare” a Illegio

Alcune opere non sono mai state viste in Italia prima di oggi, altre sono totalmente inedite. In tutto i capolavori esposti sono 30 e provengono da musei e gallerie di diverse parti d’Europa.

Tra questi un Tintoretto, due Antoon Van Dyck, due Claude Monet e un Giacomo Balla. La mostra d’arte “Cambiare”, a cura del Comitato di San Floriano, è stata inaugurata a Illegio.
Quattro le sezioni del percorso espositivo. “Ci sono due opere straordinarie di Tintoretto e Antoon Van Dyck, ma i visitatori avranno il privilegio di vedere per la prima volta anche quadri contemporanei inediti come il Picasso e il Balla o un Monet che in Europa non è stato mai visto da quando è stato dipinto”, ha spiegato il curatore don Alessio Geretti.
    “I salici al tramonto” di Monet, assieme a “Dramma di paesaggio” di Giacomo Balla e “Testa di donna” del 1943 di Picasso sono opere di una collezione privata di un friulano che vive all’estero – ricorda una nota della Regione – mai esposte al pubblico. “Saper cambiare è un’arte e l’arte che parla del cambiamento serve a farci scegliere le migliori strade per intraprenderlo. Cambiare è un’esperienza inevitabile nella vita e questi trenta capolavori permetteranno di riflettere su vicende storiche o letterarie o interiori e daranno spunti importanti”, ha aggiunto Geretti.
    “Il tema della mostra di Illegio di quest’anno è davvero avvincente – ha osservato l’assessore regionale alle Finanze del Fvg, Barbara Zilli – ci ricorda come cambiare sia utile per migliorarci, ma soprattutto come nel cambiamento vi siano alcune cose che non devono mai mutare e, tra queste, la bellezza di questo luogo, i tesori che racchiude, i valori che il curatore di questa mostra, don Geretti, propone sempre con sapienza e al quale va il ringraziamento dell’Amministrazione regionale”.
    La mostra di Illegio, sostenuta dalla Regione, da PromoturismoFVG e dalla Fondazione Friuli insieme a 30 soggetti e imprese che come ambasciatori di Illegio si sono schierati al fianco della sua opera culturale, sociale e spirituale, è visitabile fino al 17 ottobre.