ARLeF: il friulano vola con le farfalle di Bordano

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Sottoscritto un protocollo fra l’Agenzia, il Comune e la cooperativa per attivare azioni di sviluppo finalizzate a favorire l’utilizzo della lingua friulana nella divulgazione scientifica e naturalistica, nella didattica e nel turismo sostenibile

L’ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe lenghe furlane, il Comune di Bordano e la Casa delle Farfalle, ritengono che l’utilizzo della lingua friulana nel settore della divulgazione scientifica e naturalistica, della didattica e del turismo ecosostenibile rappresenti uno strumento prezioso e un’opportunità per valorizzare il territorio, la sua biodiversità (anche linguistica) e la ricchezza culturale fungendo pure da volano come elemento distintivo per il marketing territoriale e la fidelizzazione dell’utenza. È questa la convinzione che sta alla base dello specifico protocollo d’intesa sottoscritto da Lorenzo Fabbro (presidente di ARLeF), Gianluigi Colomba (Sindaco di Bordano) e Stefano Dal Secco (presidente della cooperativa Farfalle nella testa che gestisce la struttura).
«L’ARLeF, come organismo competente alla definizione degli indirizzi di politica linguistica – spiega il presidente Fabbro – trova significativa la collaborazione con la Casa delle Farfalle (la più grande nel suo genere, in Italia) poiché rappresenta una realtà eco-museale tra le più importanti a livello internazionale; una struttura perfetta per valorizzare, sviluppare e divulgare la lingua friulana in luoghi di grande frequentazione turistica e formativa».
«Il Comune – aggiunge il sindaco Colomba – che metterà a disposizione il personale del proprio Sportello intercomunale per la lingua friulana per l’attività di traduzione e per il supporto alle iniziative previste nell’ambito del protocollo, è assai favorevole a questa iniziativa e sottolinea la buona sinergia creatasi tra i vari protagonisti della sottoscrizione. Essendo al centro di un’area decisamente friulanofona, siamo convinti che l’utilizzo della Marilenghe contribuisca in maniera significativa all’allargamento della conoscenza del più importante sito turistico del Comune di Bordano».
La cooperativa Farfalle nella testa, da parte sua e su richiesta, ha già predisposto dei percorsi di visita guidata alla struttura tenuti in lingua friulana, proponendo pure dei pacchetti didattici specifici in friulano rivolti alle scuole del territorio che hanno per oggetto l’origine e il mondo delle farfalle, la vita delle farfalle (spiegata con un teatro di figure) e la natura del lago di Cavazzo, il bacino d’acqua naturale più grande del Friuli.
Inoltre, in ottemperanza al protocollo, la struttura di gestione si impegna a: realizzare segnaletica e cartellonistica plurilingue – comprensiva della lingua friulana – interna ed esterna alla struttura museale; inserire la lingua friulana nel sito internet, nel materiale promozionale e in tutta la comunicazione ufficiale degli eventi tematici; utilizzare fra le varie lingue anche il friulano nei testi descrittivi e di supporto delle mostre temporanee; fornire articoli di divulgazione scientifica che saranno utilizzati dall’ARLeF per i propri scopi istituzionali e divulgativi.
Dal canto suo, l’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana coordinerà le varie azioni previste dal protocollo e offrirà la propria consulenza scientifica e linguistica ai vari attori del progetto.

Casa delle Farfalle
Quella di Bordano è la più grande Casa delle Farfalle d’Italia. È composta da 3 grandi serre climatizzate (per un totale di 1.000 mq coperti), in cui prosperano animali e piante di 3 specifici ecosistemi tropicali: l’Amazzonia, le foreste pluviali asiatiche e la giungla africana. In ogni serra volano libere un migliaio di farfalle appartenenti a centinaia di specie diverse e provenienti dai Paesi tropicali di tutto il nostro pianeta.
La struttura è aperta al pubblico dall’1 marzo al 31 ottobre.