Artigianato 4.0, garantire maggior collegamento tra scuola e lavoro

incontro Buja marzo 2017
Formazione. Sembra questa la parola chiave per garantire ai giovani l’accesso al mondo del lavoro. Quel che ci vuole è un collegamento efficace tra i banchi di scuola e le aziende, che spesso oggi viene a mancare. Sa tanto di appello l’analisi cui a Buja, martedì sera, ha dato voce il presidente dei giovani imprenditori di Confartigianato-Imprese Udine, Francesco Roiatti, aprendo l’incontro dedicato all’Artigianato 4.0. Un confronto a più voci voluto dall’associazione per fare il punto sulla condizione delle imprese di oggi ma soprattutto di domani, per mettere in luce difficoltà ed esigenze. “Quello che impariamo oggi domani è già superato” ha detto ancora Roiatti rivolgendosi alla nutrita platea riunita in biblioteca: “Nel mercato del lavoro la velocità dei mutamenti è in continuo aumento e diventa fondamentale anticipare i tempi e prevenire i cambiamenti. Uno dei problemi in cui ci imbattiamo è la formazione – ha aggiunto – perché il percorso di studi non segue la velocità di cambiamento che caratterizza invece il mercato del lavoro”. In questa discrasia temporale Confartigianato può fare la differenza. Deve fare la differenza. Così il presidente Graziano Tilatti: “Il ruolo formativo della nostra associazione e degli imprenditori artigiani è fondamentale: dobbiamo trasmettere la conoscenza alle nuove generazioni e Una soluzione può essere proprio quella di effettuare una quantità crescente di formazione all’interno delle stesse aziende”.

Nel corso del dibattito, condotto dal sociologo Michele Federico, stimoli sono arrivati da Angelo Floramo, docente di storia all’Isis Magrini Marchetti di Gemona del Friuli, che ha innestato la retromarcia alla macchina del tempo per illustrare i cambiamenti indotti da invenzioni fondamentali spesso generate proprio nel segno del fare artigiano. “Come le scoperte di Galileo – ha detto Floramo -, all’interno di una bottega”.
Dal passato l’audience è tornata al presente grazie al racconto di alcuni imprenditori che con le bizze del mercato hanno dovuto fare i conti e prendere le misure. Tra questi Giusto Maurig (vicepresidente di Confartigianato Imprese Udine), titolare di un’auto officina meccanica e tre giovani – Alessio D’andrea, Paolo Ganis e Vincenzo Vitiello – che hanno illustrato la loro esperienza nella creazione di una start up innovativa e dello sbarco alla fiera Tecnologica di Las Vegas.