Niente da fare per l’Udinese che cercava la prima vittoria esterna del campionato dopo le due ottime prestazioni contro Cagliari e Inter che avevano fruttato una vittoria e una sconfitta. A Bergamo arriva un pareggio mentre la terzultima, il Livorno viene sconfitto a Palermo.L’Udinese rinuncia a Coda, neanche convocato per un problema fisico, porta Sanchez e Isla in panchina e schiera Cuadrado a destra nella linea composta anche da Zapata, Lukovic e Pasquale. A centrocampo i soliti tre sono Sammarco, Inler e Asamoah. Davanti Pepe, Di Natale e Floro Flores.
L’Udinese parte contratta ed è l’Atalanta che fa la partita ma si rende pericolosa intorno al 20° in due occasioni con Ferreira Pinto e Valdes. Poi l’Udinese dà segni di vita con Asamoah, Di Natale e soprattutto con Pepe.
Nella ripresa la prima nota di cronaca è il cambio fra Cuadrado e Isla e proprio il cileno sarà costretto a uscire al 20° lasciando il posto a Ferronetti. La partita scorre via senza particolari occasioni da una parte e dall’altra. Al 37° il miracolato Sanchez sostituisce Pepe e semina scompiglio procurando l’espulsione a Bianco e sfiorando il gol del vantaggio al 90°. L’Udinese ottiene il suo 5° pareggio in trasferta e riesce nell’impresa di non subire gol. Ancora deficit per quanto riguarda le reti realizzate: l’attacco bianconero è il secondo peggiore in serie A: solo 8 gol in 14 partite.
Domenica arriva a Udine il Palermo, 4° in classifica e lanciatissimo in un campionato di recupero dopo la partenza balbettante. Con gli enigmi di Coda, Isla e Cuadrado per la difesa di certo non ci sarà Pepe, anche oggi positivo, ammonito e quindi squalificato. Marino contro Delio Rossi, due fra i migliori interpreti del 433 in Italia.
In classifica l’Udinese guadagna un punto sul Livorno, terzultimo, superato a Palermo dalla magia del solito Miccoli; il Catania pareggia e rimane appaiato ai bianconeri. Scappa il Bologna, ormai lontano dalla zona caldissima
Catania Udinese 28, Lazio 26, Livorno 23, Atalanta 22, Siena 21
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