Con tre gol segnati nel primo tempo, di cui i primi due quando non erano passati nemmeno dieci minuti, e uno nella ripresa l’Atletico Madrid si è sbarazzato agevolmente dell’Udinese, raggiungendola al vertice del girone di Europa League. La sconfitta non complica di certo la qualificazione dell’undici di Guidolin, che avrà a disposizione il doppio gettone da giocare con il Rennes in terra bretone e contro il Celtic Glasgow al Friuli. Quello che è però emerso dalla brutta serata del Vicente Calderon è la difficoltà che alcuni elementi hanno nell’affrontare le squadre maggiormente titolate. Fra tre giorni è di nuovo campionato, con la possibilità di cercare l’immediato riscatto.
HANDANOVIC, 6: i gol al passivo sono più di quelli subiti in tutte le giornate di campionato, ma ha decisamente poche responsabilità.
EKSTRAND, 5: riemerge nel secondo tempo, quando i giochi sono abbondantemente fatti. Prima frazione gravida di difficoltà.
DANILO, 5: prima partita ufficiale sotto la soglia della sufficienza per l’ex Palmeiras. Da oggi sappiamo che non è infallibile, ma visto quanto fatto fino a questo momento possiamo perdonarlo.
DOMIZZI, 6: fin dal principio, con un paio di interventi da battitore libero, fa capire di badare decisamente al sodo. Unico sufficiente nella retroguardia bianconera.
Dal 70’ BASTA, Sv.
PEREYRA, 5: qualche spunto disordinato in avanti, in grossa ed evidente diffcoltà in fase difensiva.
BADU, 5: Da lui non ci si aspettano di certo giocate di fino, ma intensità e corsa, che nella serata di Madrid sono mancate all’appello.
DOUBAI, 4,5: primo segnale della sua presenza a mezz’ora inoltrata, quando triangola con un compagno. Nessun miglioramento per l’ivoriano, che sembra evitare volontariamente il passaggio nella sua direzione ogni volta che potrebbe farsi dare la palla.
BATTOCCHIO, 6: leggero in fase di copertura, ma si vede che per le qualità tecniche di ottimo livello che possiede gode della fiducia dei compagni. Fra i pochi, come si usa dire in Spagna, a mettere qualità in campo.
NEUTON, 4,5: viene schierato in un ruolo non suo, ma nonostante il fattore posizione è difficile giustificare un’apatia di questo livello.
FABBRINI, 5: passa quasi più minuti a terra che in piedi, ma siccome il pallone non è né il judo e nemmeno la lotta libera non è la dimensione migliore per giocare. Sulla coscienza il passaggio a Courtois, e non a Floro, nell’occasione che avrebbe potuto riaprire il match.
Dal 23’ ABDI’, 5: non incide, né in negativo e, prtroppo, nemmeno in positivo. Al 65’ centra la traversa con una bella girata di prima intenzione.
FLORO FLORES, 5,5: l’uomo più temuto dal pubblico di fede colchonera è lasciato troppo solo per riuscire a impensierire la difesa dell’Atletico. Ci prove due volte in diagonale ma la palla finsce fuori sul primo palo
Dall’85’ ISLA, Sv.
- A. Madrid – Udinese 4-0
- Celtic – Rennes 3-1
Classifica:
- A. Madrid 7
- Udinese 7
- Celtic 5
- Rennes 2
Prossimo turno – Mercoledì 30 novembre
- Rennes – Udinese
- Celtic – A. Madrid
Nicola Angeli