ATTIVITÀ ESTRATTIVE: VITO, È LEGGE EQUILIBRATA CHE RISPETTA DIVERSITA'

Trieste, 07 lug – “La legge approvata oggi è frutto di un
importante lavoro che ha impegnato l’assessorato e la maggioranza
nell’ascolto e coinvolgimento sia di quanti operano nel settore
quanto dei Comuni e delle associazioni ambientaliste per arrivare
all’obiettivo che ci eravamo posti. Ovvero la creazione di una
nuova disciplina organica in materia di attività estrattive più
sostenibile, che trovi un punto di equilibrio tra le esigenze
delle amministrazioni locali, quelle delle aziende e la tutela
del paesaggio”. Così ha commentato l’assessore regionale
all’Ambiente Sara Vito l’approvazione in Aula della legge
dedicata alle attività estrattive.

“Sul disegno di legge – ha spiegato l’assessore – ci sono stati
legittimi punti di vista diversi, ma alla fine il lavoro è stato
assolutamente soddisfacente. Abbiamo voluto questo provvedimento
cercando di contenperare una nuova sensibilità sempre più diffusa
verso l’ambiente con la necessità di rivedere l’impianto
normativo dal quale siamo partiti. Ma il motivo più importante
che ci ha spinti in questa direzione è stato la volontà di
impostare un modello di sviluppo sostenibile moderno, che non
consideri più l’ambiente come un problema quanto piuttosto come
un patrimonio della collettività”.

“Non partiamo dall’anno zero – così ancora Sara Vito – ma da un
sistema consolidato del quale abbiamo tenuto conto: ecco il
perché dell’importanza che rivestono le norme transitorie delle
quali abbiamo tenuto presente e che ci consentiranno il
traghettamento da un sistema a un altro”. Tra le cose che
l’assessore ha messo in evidenza c’è anche la parte che riguarda
la sburocratizzazione e l’eliminazione di tutto quel che era fine
a se stesso. “Prima i procedimenti non avevano un termine – ha
spiegato Vito – oggi abbiamo individuato un percorso certo, con
tempi complessivi contenuti al massimo in un anno. E’ una grande
sfida che abbiamo voluto soprattutto guardando al lavoro degli
imprenditori”. Tra i diversi aspetti di novità previsti dalla
legge, l’assessore all’Ambiente ha messo in evidenza il tema
delle cave dismesse, il recupero di inerti, il ruolo dei Comuni,
ma anche la valorizzazione di determinati materiali ritenuti
strategici come la pietra ornamentale e il marmorino.

“Lo sforzo che stiamo facendo per la cura del territorio – ha
concluso Vito – si traduce in termini di risorse, attenzione al
rischio idrogeologico, pianificazione, predisposizione di piani
di gestione delle acque e di piani di bacino. La legge approvata
quest’oggi aggiunge un tassello a questo importante mosaico”.
ARC/AL/RM

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