Auto: Sina, non basta legge benzina

La legge regionale sui carburanti e l’incentivazione all’acquisto delle vetture elettriche? “La accogliamo con favore trattandosi di un segnale dell’attenzione del consiglio ai problemi del settore, che hanno purtroppo oggi anche riflessi occupazionali”. Giorgio Sina, presidente del gruppo Auto Moto e Ricambi della Concommercio Udine, promuove l’intervento legislativo ma non nasconde che “non può essere sufficiente”.
Per quale motivo? “L’agevolazione sui carburanti – spiega –, volta a ridurre la ”peregrinazione” oltre confine, è una scelta saggia che ha già dimostrato efficacia in passato. Riuscire a conciliare la normativa europea sulla concorrenza con le necessità di una piccola comunità di confine non è impresa facile. Quando parlo di “non sufficiente” mi riferisco invece alle misure della legge ideate con l’intento di ridurre l’inquinamento, quelle che sostengono la diffusione delle auto elettriche”.
Sina precisa di non essere assolutamente contrario alle auto elettriche, anzi. Ma, aggiunge, “si tratta di un settore che non ha ancora le caratteristiche tecniche ed economiche per essere accolto in massa da un mercato schiacciato da una forte recessione”. Alcuni dati: “Nel 2009, a fonte di un’incentivazione governativa maggiormente strutturata, le scelte dei consumatori si sono ripartite sulle auto a benzina (53,3%), su quelle a gasolio (34,7%), sul metano/gpl (11,4%) e solo per il 0,6% sull’elettrico”. E dunque, se la scelta di sostenere la diffusione delle vetture a emissioni zero “è encomiabile”, non può essere ritenuta “né risolutiva né efficace rispetto alle attuali condizioni di mercato”. Quali le ragioni di tali difficoltà? “Scarsa varietà di modelli, costi elevati di acquisto e inesistente rete infrastrutturale, senza dimenticare una forma mentis che ci ha sempre più orientato verso un uso “self service” del mezzo, privo di condizionamenti spazio–temporali”.
Con la premessa che nell’”auto motive” si pongono tre nodi da sciogliere -: inquinamento dell’aria, sicurezza delle auto ed effetti della congiuntura economica (anche a luglio il calo della domanda si è attestato attorno al 26%) -, “la Regione – sostiene Sina – dovrebbe agevolare un ringiovanimento del parco circolante, sostenendo anche l’acquisto di vetture catalizzate rispondenti alle norme euro 5 oppure alimentate a gpl o metano, unica via per ottenere  benefici per l’intera collettività”. Fattibile? “Senza controindicazioni e con un impegno economico veramente marginale. Già da mesi abbiamo predisposto e presentato all’assessore delle Attività produttive una proposta mirata a sostenere la domanda. In tale documento si ipotizzava di garantire un contributo economico a fronte dell’acquisto di un’auto nuova. Le risorse necessarie? Arriverebbero dal maggior gettito di iva prodotto al momento dell’acquisto. Siamo tutt’ora in attesa di una risposta”.

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