Autovie Venete. Minori costi energetici, minor inquinamento

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Oltre 50 mila euro all’anno di risparmio sui costi energetici e di climatizzazione e altri 150 mila euro risparmiati grazie alla virtualizzazione delle architetture di sistema (meccanismo che consente di simulare ciò che fa un calcolatore dentro un altro calcolatore), integrate in un unico, ipertecnologico “data center”, in grado di gestire centralmente tutti i servizi Itc di Autovie Venete. Un esempio concreto di come si risparmia? Su ogni euro di spesa per far funzionare un server durante tutto il suo ciclo di vita, ben 0,75 centesimi rappresentano il puro costo energetico. Per quanto riguarda il singolo computer, del 30% di energia necessaria a farlo funzionare, solo il 5% serve per l’elaborazione dati. Riunire tutte le funzioni in un unico data center, efficiente, veloce e sicuro, come ha fatto Autovie Venete, significa ridurre – e di molto – il consumo energetico. L’infrastruttura di cui si è dotata la Concessionaria, è diventata un vero e proprio “caso” nazionale, portato a modello nei convegni di settore e visitato dagli staff informatici delle più importanti aziende italiane.
Un “cervello” che coordina, smista, seleziona tutto il traffico di informazioni e dati necessari per gestire una realtà complessa come quella di Autovie Venete, dove tutti i servizi, dalla Centrale Radio Operativa al Monitoraggio Centralizzato del Traffico, alle piste di esazione dei caselli, fino alle banche dati più sofisticate, devono funzionare 24 ore su 24 senza alcun tipo di anomalia. Il controllo degli accessi, la videosorveglianza, la climatizzazione, l’antincendio e l’erogazione elettrica aziendale sono gestiti e monitorati in tempo reale. In caso di emergenza, rilevata dai dispositivi integrati e dislocati negli armadi di distribuzione, il sistema centralizzato invia un alert, in tempo reale, alla struttura di competenza, attivando l’immediato intervento. L’evoluzione dei sistemi di assistenza tecnologica, in Autovie Venete è stata costante nel tempo e i progetti di informatizzazione spinta della società non hanno mai subito rallentamenti. L’ultima frontiera è rappresentata appunto dal data center unico realizzato di recente. Il prossimo passaggio, visto che l’infrastruttura garantisce il servizio in qualsiasi sede aziendale, tramite una semplice connessione Internet, sarà quello di condividere infrastrutture e servizi con societa’ esterne in assoluta affidabilita’ e sicurezza. L’architettura del progetto, tuttora in fase di implementazione che in linguaggio tecnico prende il nome di “private cloud”, (ovvero la messa a disposizione dei servizi sempre e ovunque), è stata illustrata oggi a Misano Adriatico (Rn) durante un seminario promosso dall’Aused (Associazione utilizzatori dei sistemi e tecnologie dell’informazione), al quale hanno partecipato realtà del calibro di Permasteelisa e Novartis. Durante il meeting “L’evoluzione dei modelli di offerta e delivery delle soluzioni ICT: opportunità e rischi”, sono state illustrate le caratteristiche del data center, una specie di “torre di controllo” unica per tutti gli impianti tecnologici presenti in azienda (nei caselli autostradali, nelle sedi distaccate, in itinere e nelle aree di manutenzione) che, nel caso di Autovie Venete, sono dislocate su un’estesa di più di 200 km di autostrada

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