Bologna Udinese: Guidolin “scordiamoci il caviale”


Francesco Guidolin avvisa i ‘palati fini’: “Ragazzi miei, bisogna che ci dimentichiamo del caviale. E ci adattiamo a fare il campionato che siamo capaci di fare”. E’ presto per prevedere se la sua Udinese potrà ripetere un’altra stagione da zona Champions, ma dopo il pari a Bologna il tecnico fissa la linea, per ora galleggiante a metà classifica: “Se siamo lì, vuol dire che le nostre forze sono quelle. Faremo il massimo per aumentare la distanza da chi è dietro. I miei giocatori, almeno per i primi tre mesi, guarderanno in basso”. I bianconeri, seppure rinfrancati dal consueto buon inserimento dei soliti giovani semisconosciuti dal calcio europeo e con l’eterna conferma di Di Natale, hanno bisogno, secondo l’allenatore, di realismo: “Credo che ci siano squadre nettamente più forti di noi, come organico. Questa è la verità che devo dire ai miei tifosi di Udine”. Che non gli impedisce, comunque, di sognare di proseguire il cammino in Europa League: giovedì con lo Young Boys sarà “uno spartiacque quasi decisivo, mi piacerebbe passare il girone. Le coppe sono faticose, ma è bello poter andare avanti”. Di buono, per il Bologna penultimo, c’é che sono state azzerate le quattro sconfitte di fila. A questo vuole attaccarsi con i denti Stefano Pioli: “Volevamo i tre punti a tutti i costi – ammette – ma almeno abbiamo interrotto la striscia. Dobbiamo crescere tutti, continuare a lavorare. Ma conoscendo lo spirito e il carattere di questa squadra, continuo ad essere ottimista”. Al Dall’Ara i suoi rossoblù “hanno avuto la bravura di sbloccare la gara, il demerito di non chiuderla”. Pioli è anche confortato dalla vicinanza manifestata a lui – non alla società – dalla curva: “Né da calciatore, né da allenatore avevo mai vissuto prima le emozioni che sto vivendo a Bologna. Questo mi dà ancora maggiore spinta”.

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