Bonus ai giovani, il Jobs Act ha fatto flop

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Draghi si affretta a elogiare il Jobs Act, altri vantano una ripresa economica che, sebbene sembra ci sia davvero, è veramente molto lenta, ma altri ancora non ci stanno e dicono che il Jobs Act ha fallito e che la prova è data dai numerosi bonus elargiti ai giovani nella nuova legge di Bilancio del 2018.

I bonus che ti fanno lavorare

Stando a quanto si è visto fino a ora, ci saranno ulteriori bonus e incentivi per consentire ai giovani di entrare nel mondo del lavoro, ma per qualcuno non si tratta di una manovra fine a se stessa, quanto un’ammissione di colpa per aver dato vita a una riforma dei contratti che non ha creato maggiori occasioni di lavoro, bensì che ha lanciato polvere negli occhi facendo illudere che vi fosse una nuova mobilità, ma si tratta, a quanto pare, di un ennesimo “rimestare” nel calderone del precariato

Non posti di lavoro in più dunque, ma tantissimi giovani che hanno aperto partita Iva o che sono stati pagati stagionalmente con i voucher. Non è di questa opinione Mario Draghi che invece elogia il Jobs Act, che però deve il suo successo anche alle agevolazioni fiscali. Sembra infatti che più del Jobs Act abbiano influito in modo positivo i numerosi sgravi fiscali. Diminuiscono quindi i disoccupati e gli inattivi, ma aumentano in modo inquietante i cosiddetti lavoratori a chiamata.

 

Il precariato dei giorni nostri

Abbiamo quindi questo scenario: attualmente moltissime famiglie, incluse quelle di Udine, vivono grazie alla pensione degli anziani. Le famiglie di origine, generalmente composte da uno o due pensionati, mantengono i propri figli e, sovente, anche i propri nipoti. Sono loro infatti che possono, proprio grazie alla loro pensione, chiedere un finanziamento anche con la cessione del quinto inps (maggiori informazioni su http://www.calcoloprestito.org/guida/cessione-quinto-inps), e proprio loro consentono di tirare avanti tutta la famiglia, dato che soprattutto per i giovani le cose non sono così rosee come le si dipingono.

 

I bonus assunzioni cambieranno le cose?

Nei prossimi mesi ci saranno due ulteriori bonus per le assunzioni:

 

  • il taglio per tre anni  del 50% dei contributi  versati per chi ha meno di 29 anni
  • il taglio del 50% dei contributi  per 12 mesi per chi ha tra i 29 e i 35 anni

 

Ma c’è chi continua a essere scettico e a pensare che si tratti di una mera manovra politica.

 

Perché secondo alcuni il Jobs Act ha fallito

 

Nei primi 7 mesi dell’anno, secondo i dati, su 1 milione di posti di lavoro in più, solamente il 27.218 dei contratti sono a tempo indeterminato, segnati tra l’altro in discesa rispetto allo scorso anno. Quindi questa riforma ha favorito certamente il precariato, ma non i contratti stabili. Intanto il 27 del corrente mese prenderanno il via diversi scioperi nella Capitale per mostrare il proprio dissenso su tutta la linea.