Cagliari: Donadoni con Udinese sfida aperta

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Domani al Sant’Elia si sfidano due squadre in gran forma che secondo molti osservatori, Arrigo Sacchi in testa, giocano attualmente il miglior calcio in Italia. Cagliari-Udinese è dunque sfida da non perdere per gli appassionati del bel gioco e Roberto Donadoni – che proprio nel Milan di Sacchi fu uno dei calciatori più brillanti – vuol giocarsela a viso aperto. Innanzi tutto un avviso: l’Udinese non è solo Sanchez e Di Natale. “Gioca un calcio aperto – spiega Donadoni – ma può permetterselo perché sa di poter contare su una buona difesa. I tre centrali e i due laterali proteggono la squadra, sia in fase di possesso che non di possesso. Quanto ai due attaccanti, se gli si dà spazio, diventano incontenibili, quindi noi dovremo fare una gara all’altezza per fare bella figura contro avversari così forti”. “Siamo in salute – prosegue – anche se contati, viste le assenze, ma c’é entusiasmo e vogliamo continuare a far bene sino alla fine”. Già, il Cagliari ha la salvezza ormai in tasca. A dieci giornate dalla fine può ora sperare in qualcosa di più prestigioso? “La nostra mentalità non cambia – osserva l’ex ct della Nazionale – è la stessa che avevamo sino a domenica scorsa a Bologna. Stiamo facendo bene, continuiamo a ragionare così”. Anche se contro l’Udinese mancheranno Nené (infortunato) e gli squalificati Biondini e Ariaudo. “Chiunque andrà in campo, farà bene. L’ha dimostrato proprio Ariaudo domenica a Bologna. Ho a disposizione un ottimo gruppo”. Pisano ha recuperato ma dovrebbe accomodarsi in panca. “Si è unito al gruppo soltanto da ieri, non può essere al 100% – spiega Donadoni – così come Gallon, che si sta allenando con noi da qualche mese ma non sta benissimo”. In compenso ci sarà Ragatzu, altro prodotto del vivaio sardo, in rete a Bologna. “Sta crescendo giorno per giorno. e sono convinto che se continuerà ad applicarsi col massimo impegno diventerà un giocatore importante per il Cagliari”. E il neo acquisto Ceppelini? Quando lo vedremo in campo? “Sta crescendo, ha qualità, ma non è semplice inserirsi nel calcio italiano, deve ancora capire la realtà del calcio italiano”.

Fonte: ANSA

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