Capodanno Trieste: freddo e bora, annullato spettacolo botti

natale trieste 2014
Trieste col freddo e con la bora. Sono i due elementi – alcuni gradi sotto lo zero e raffiche di vento che in giornata avevano superato i 100 km/h – che hanno convinto molte persone a non raggiungere piazza Unità d’Italia, dove il Comune aveva organizzato un concerto pubblico. In tanti hanno preferito restare a festeggiare in casa o nei locali. La bora ha spinto ad annullare lo spettacolo pirotecnico previsto all’aperto, come tradizione, per motivi di sicurezza. Solo un adolescente di 14 anni che ha fatto ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale Burlo come segnala la polizia. Il ragazzo ha riferito di avere fastidi a un occhio dopo che, poco distante da lui, è scoppiato un fuoco pirotecnico. Il giovane, sotto osservazione, dovrebbe essere dimesso già nelle prossime ore. I vigili del fuoco hanno compiuto un alto numero di interventi, una trentina, a partire dalle 23 circa, molti dei quali per spegnere fiamme divampate in cassonetti dell’ immondizia o sterpaglie incendiatesi dopo il lancio di petardi. Interventi necessari per evitare che la bora e il terreno secco alimentassero le fiamme causando problemi più seri. Meno di una decina – oltre a quelli di routine – sono stati invece gli interventi effettuati dai sanitari del 118 per soccorrere persone che hanno esagerato con l’uso di alcol. Cinque sono stati portati in ospedale per accertamenti ma le loro condizioni non sono preoccupanti. Questa mattina Trieste si è svegliata con un bel sole e una temperatura di poco sopra allo zero, poi aumentata progressivamente fino a quattro gradi, e con assenza di bora. In tanti, nonostante le ore piccole, già dalle 10 erano in giro per la città, sul Molo Audace e in piazza Unità d’Italia.

Castello e parco di Miramare chiusi il primo giorno dell’anno. Lo hanno segnalato alcuni turisti, delusi per aver scelto Trieste come meta per alcuni giorni di vacanza in occasione di Capodanno e che questa mattina si sono spinti sul lungomare lungo gli oltre otto chilometri che separano il complesso dalla città. Giunti sul posto, però, i turisti – alcune decine nell’arco di poche ore – hanno trovato i cancelli chiusi e i carabinieri che impedivano l’ingresso a coloro che tentavano di entrare comunque.