Carnia: dopo numerosi liti col vicino minaccia di farsi giustizia da sé. Polizia locale gli ritira le armi

La Polizia Locale dell’Unione della Carnia è dovuta intervenire in comune di Socchieve per ritirare tre fucili regolarmente detenuti da un soggetto che, nel corso di una lunga telefonata con un appartenente al Corpo, aveva prospettato l’idea di farsi giustizia da sé.

La vicenda si inquadra all’interno di una lite tra vicini: l’uomo lamentava una situazione insostenibile che si protraeva da alcuni mesi, in cui l’appello alle forze dell’ordine e alle istituzioni non aveva dato il risultato da lui voluto.

Di fatto la vicenda non era di facile soluzione e ognuna delle parti riteneva di essere dalla parte giusta o comunque di far valere un proprio diritto.

La lite di vicinato riguardava un veicolo lasciato in sosta in area privata, per brevi periodi di tempo e in maniera tale da non pregiudicare il passaggio di altri, in una piccola stradina senza uscita ritenuta dal soggetto del tutto irregolare.

Le spiegazioni dell’operatore di polizia circa la non immediata soluzione della controversia, pur rimanendo disponibili, assieme all’amministrazione, alla soluzione del caso, non erano riuscite a calmare l’uomo, che aveva prospettato la volontà di farsi giustizia da sé, giungendo perfino a “sparare”.

Tale grave affermazione allarmava l’ufficiale in servizio che, dopo aver effettivamente verificato il reale possesso di armi da fuoco, procedeva al ritiro cautelare delle stesse, così come dei titoli necessari per la loro custodia al fine di prevenire possibili tragici eventi.

L’appello rivolto alla cittadinanza da parte del Comandante del Corpo di Polizia Locale è quello di avere fiducia nelle istituzioni e nei corpi di Polizia preposti, considerato che non sempre i problemi possono avere soluzione immediata e che spesso il migliore risultato è frutto di attente valutazioni volte all’interesse comune. Quello che è certo è che la strada della minaccia o della violenza non paga.