Caro-libri: un salasso ingiustificabile

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Famiglie sempre più povere e testi scolastici sempre più costosi. Anche quest’anno bisogna fare i conti con il caro-libri, una spesa che il Codacons ritiene eccessiva nonostante i tetti massimi imposti dal Governo. Oltre il danno, poi, la beffa: i libri non sono fiscalmente detraibili come spese scolastiche, inoltre quelli concessi in comodato d’uso non sono gratuiti; anche se questa modalità (una sorta di prestito) permette di risparmiare, per riottenere poi la cauzione – per la prima media, ad esempio, si parla di circa 58 euro -, versata al momento dei ritiro dei testi, bisogna fare domanda alla fine dell’anno scolastico, sempre che i libri siano ancora in buone condizioni. In altre parole, riferiscono gli stessi librai, con questo sistema oltre il 90% poi preferisce tenerli e rinunciare ai soldi anticipati. La burocrazia, insomma, come al solito non aiuta.

“I prezzi dei libri aumentano ma non gli stipendi dei genitori – osserva il presidente provinciale del Codacons di Udine Nicola D’Andrea -, un rincaro ingiustificabile visto che il diritto allo studio è una necessità imprescindibile”. Il salasso comincia alle medie: chi va in prima ha un tetto massimo di spesa di 280 euro, alias mezzo milione delle vecchie lire, “una stangata, considerato che non in questa cifra non vengono considerati i libri “suggeriti”, in realtà spesso necessari, e i vari dizionari”. Ancora più cari i testi degli istituti superiori, che si aggirano sui 300 euro al liceo, poco meno per le scuole professionali. Ecco perché, secondo un’indagine a campione effettuata dal Codacons, gli istituti superiori del Fvg sforano il tetto massimo del 55%. “E non c’è comunque una sanzione, al massimo si può segnalare al Provveditorato”, rileva il Codacons.

“Il Ministero dell’Istruzione – riporta D’Andrea – aveva sostenuto che entro il 2012 le famiglie avrebbero speso il 30% in meno per l’acquisto dei libri scolastici, una cifra che la nostra associazione valutò subito come improbabile. Questo risparmio sarebbe derivato, secondo le previsioni del Miur, anche dall’adozione dei libri misti, in parte cartacei e in parte consultabili o scaricabili su internet, e dei libri misti multimediali, che avrebbero dovuto aprire la strada agli e-book. In realtà questi testi non hanno affatto costi più bassi delle vecchie edizioni cartacee, e così aumentando le materie crescono anche i libri, ed inevitabilmente anche i costi per le famiglie”.

Fonte: Rosalba Tello – ufficio stampa CODACONS FVG

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