Casa: Santoro, 14,7 mln per progetti innovativi e coabitare sociale

Trieste, 26 nov – E’ stato definito il riparto per il
finanziamento alle iniziative di auto-recupero, di coabitare
sociale e delle forme innovative. Lo ha annunciato l’assessore
regionale alle Infrastrutture e Territorio del Friuli Venezia
Giulia, Mariagrazia Santoro.

“Abbiamo finanziato – ha spiegato Santoro – 40 interventi tra
Comuni, associazioni e soggetti privati per un importo
complessivo di circa 14,7 milioni di euro. Con questo filone
contributivo, in attuazione della legge di riforma del sistema
delle politiche abitative, abbiamo aperto alla possibilità di
finanziamento per tipologie di intervento che, distintamente
dalle altre, mirano a intercettare con modelli diversi le mutate
esigenze di alcune fasce della popolazione”.

“Anche queste nuove modalità di sostegno – ha rimarcato
l’assessore – riservano particolare attenzione ad alcune
categorie: tra cui anziani, giovani, persone singole con minori,
disabili, monoreddito, famiglie numerose, nuclei familiari con
anziani o disabili, sfrattati, persone vittime di violenza di
genere o di altre forme di violenza”.

Le iniziative, che devono essere proposte progettuali non
rientranti tra le quelle già ammissibili con altre agevolazioni
previste dalla riforma, sono finalizzate a realizzare, o
riqualificare, immobili da destinare ad uso residenziale con
alloggi non di lusso che diverranno dimora abituale dei
beneficiari. Per poter accedere allo strumento è necessario
rivolgersi allo Sportello risposta casa competente per
territorio.

Per quel che riguarda le iniziative di coabitare sociale e le
forme innovative, i beneficiari sono le persone fisiche o
giuridiche titolari di un diritto di proprietà o di superficie
sugli immobili. Per la realizzazione dei progetti i beneficiari
potranno avvalersi di altri soggetti, come ad esempio gli enti
privati (Onlus), sulla base di specifico accordo vincolante.

I contributi, concessi in conto capitale in misura percentuale
rispetto alla spesa ammissibile – complessivamente non inferiore
a 40mila euro e comunque non superiore alla spesa sostenuta e
rimasta effettivamente a carico -, non possono superare gli
800mila euro. Sono ritenute ammissibili solo le iniziative
coerenti con il Programma regionale delle politiche abitative se
condivise e fatte proprie dai Tavoli territoriali.

Nel dettaglio il riparto per l’anno 2017 stanzia 14,7 milioni di
euro per 9 interventi di coabitare sociale (4,7 milioni di euro)
e 31 progetti innovativi (10 milioni di euro).

“Questi 40 interventi – ha sottolineato Santoro – rappresentano
un’importante misura per il territorio regionale non solo in
quanto permettono di incrementare il numero di alloggi a
disposizione, ma anche perché rappresentano le risposte che il
territorio stesso ha individuato rispetto alle nuove esigenze
dell’abitare. Siamo infatti riusciti a concretizzare il principio
di programmare le esigenze regionali partendo dal basso,
ascoltando i Comuni e gli operatori, arrivando alla fine del
percorso a finanziare le iniziative più mirate e meritevoli,
costruite sulla base dei nuovi strumenti regolamentari.”

“E proprio la profonda novità di questi strumenti – ha concluso
Santoro – evidenzia la bontà e la lungimiranza della riforma
regionale della casa che, con l’obiettivo di garantire ai
cittadini il diritto all’abitazione e di migliorare i servizi
attraverso l’innovazione, richiede strumenti flessibili e al
passo con i tempi, oltre che coerenti con la forte esigenza di
recupero del patrimonio immobiliare esistente”.
ARC/COM/GG/PPD

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