Caso Scazzi: orrore senza fine. La cugina la teneva, lo zio la uccideva

saraMai presa in considerazione la ipotesi di reato di occultamento di cadavere: a Sabrina Misseri e’ contestato il concorso in sequestro di persona e omicidio volontario. Lo ha detto il procuratore della Repubblica, Franco Sebastio, nella conferenza stampa a Taranto. SERVIZIO ANSA

E’ stata trovata la batteria del telefonino di Sarah. Il recupero e’ stato possibile sulla base delle dichiarazioni fatte ieri dallo zio Michele Misseri, in un luogo diverso da quello dove l’uomo ha bruciato gli abiti della piccola Sara e diverso anche da quello nel quale e’ stato trovato il corpo. Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Giovanni De Blasio, nella conferenza stampa.

”E’ definitivamente o quasi chiarito il quadro” della vicenda riguardante l’uccisione di Sara Scazzi, secondo il procuratore della Repubblica, Franco Sebastio. Lo ha detto ai giornalisti in conferenza stampa.

Frammenti che potrebbero essere delle cuffiette del cellulare di Sara sono stati trovati tra i resti degli effetti personali e degli abiti che Michele Misseri ha bruciato in campagna. Lo ha detto il comandante provinciale di Taranto dei carabinieri, colonnello De Blasio. ”Le cuffiette – ha detto – non sono state trovate nel garage”.

Allo stato non si ritiene da parte di investigatori e inquirenti che altre persone possano essere coinvolte nell’uccisione di Sara Scazzi. Lo ha detto il procuratore della Repubblica del tribunale ionico, Franco Sebastio, parlando con i giornalisti.

Il movente dell’uccisione di sara Scazzi? “E’ un movente intrafamiliare, un fatto che si è sviluppato all’interno della famiglia”: lo ha detto il procuratore della Repubblica Franco Sebastio, in conferenza stampa.

Secondo l’accusa il movente sta nelle molestie sessuali che Michele Misseri aveva compiuto nei confronti di Sara: lo si apprende da fonti investigative. Sabrina ne era venuta a conoscenza probabilmente proprio dalla stessa Sara.

Il procuratore della Repubblica Franco Sebastio ha dichiarato in conferenza stampa di non poter rivelare sul sovente altri particolari ”per ragioni investigative”, e di non poter quindi neanche rispondere alla domanda se l’omicidio avesse a che fare con le molestie sessuali di Michele Misseri nei confronti di Sara. Ad un giornalista che ha chiesto se il movente dell’uccisione di Sara potesse avere a che fare con la gelosia scoppiata tra le due cugine (Sara e Sabrina) per l’attrazione nutrita da entrambe per un loro amico piu’ grande, Ivano Russo, il procuratore ha risposto che questo sarebbe ”un movente extrafamiliare”. ”Il movente – ha ribadito – e’ intrafamiliare”.

La procura della Repubblica ha “immediatamente avviato la procedura per chiedere al giudice delle indagini preliminari l’eventuale convalida del fermo di Sabrina Misseri e l’incidente probatorio” che consentirà di sentire insieme i due indagati e “cristallizzare definitivamente” le loro dichiarazioni. Lo ha detto il procuratore della Repubblica, Franco Sebastio, in conferenza stampa.

Sara Scazzi e’ stata costretta con la forza a scendere nella rimessa dove e’ stata uccisa, secondo gli investigatori. Sabrina Misseri non avrebbe dunque indotto la cuginetta a scendere ma avrebbe collaborato col padre a trascinarla giu’, secondo quanto si apprende da fonti investigative.

Il ruolo di Sabrina Misseri sarebbe stato attivo – secondo l’accusa – nell’uccisione di Sara Scazzi: avrebbe mantenuta ferma la cugina – ritengono gli investigatori – mentre il papà la strangolava con la corda. Lo si apprende da fonti investigative.

Piange a dirotto Sabrina Misseri in carcere a Taranto dove si trova dalla mezzanotte di ieri: “Non potrò più chiamarlo papà”, ha detto e ripetuto all’avv.Emilia Velletri, uno dei suoi due avvocati, che stamane é andata a trovarla e a portarle abiti ed effetti personali. Sabrina – dice l’avvocato all’ANSA – “sta molto male” per tutto quel che le è accaduto nelle ultime ore.

LEGALE SABRINA, MISSERI LA COINVOLGE PER ALLEGGERIRE SE’ – Michele Misseri ha cominciato a capire che la propria posizione processuale e’ pesante e non esita a coinvolgere la figlia per alleggerire la propria situazione. Lo ritiene e lo dice all’ANSA l’avvocato Emilia Velletri, che difende Sabrina Misseri e che stamane e’ andata a trovare in carcere la giovane. Velletri, che difende Sabrina Misseri insieme al collega Vito Russo, che l’ha assistita ieri nel lungo interrogatorio prima del fermo, annuncia indagini difensive.
DIFENSORE SABRINA, TANTI CASTELLI IN ARIA – “Ci sono castelli in aria, orientatevi sulla strategia difensiva che si vuole attuare per Michele Misseri”. Lo ha detto, parlando con i giornalisti davanti alla casa della famiglia Misseri, ad Avetrana, il legale di Sabrina, Vito Russo. “Perché – ha chiesto l’avvocato – Misseri dopo 50 giorni tira in ballo la figlia? Non è strano? Michele Misseri ha cambiato versione perché voleva far brancolare gli inquirenti nel buio”. Russo ha proseguito rivolgendo ai giornalisti una domanda: “Per voi è un responso oggettivo la parola di una persona che ha cambiato più volte versione?”.
“Sabrina è distrutta, amareggiata, in preda a uno choc, si sente accusata ingiustamente dal padre e piange sempre”. Lo ha detto, parlando con i giornalisti, il difensore di Sabrina Misseri, avv.Vito Russo, che stamane, con l’avv.Emilia Velletri, è andata a trovarla nel carcere di Taranto dove è rinchiusa da ieri sera dopo essere stata fermata per concorso in omicidio e sequestro di persona. “Sabrina ha dormito questa notte tre-quattro ore. E’ delusa dalle calunnie del padre e non si da pace perché non capisce perché l’uomo abbia fatto il suo nome”. “E’ delusa – aggiunge l’avv.Velletri – dalla figura del padre che ha visto non solo capace di commettere quel che ha confessato ma anche capace di accusare un innocente, addirittura la figlia”. L’avv.Russo riferisce che Sabrina, nell’interrogatorio di ieri e in ogni circostanza, ribadisce con serenità la propria estraneità all’omicidio: afferma di “non aver nulla da nascondere”. “Sono convinto – ha continuato il legale – dell’innocenza di Sabrina”. “Sarei stato un pazzo – ha proseguito – a chiedere l’incidente probatorio sapendo che Sabrina è colpevole perché l’incidente probatorio, si sa, è una cristallizzazione della situazione”.
PM, CON RITROVAMENTO TELEFONO ZIO VOLEVA AUTOPUNIRSI – Il fatto che Michele Misseri “invece che disfarsi del cellulare si è messo nelle condizioni di farlo trovare” deriva dal suo “desiderio, forse subcosciente, di autopunirsi e di creare inconsciamente i presupporti per essere scoperto”. Lo ha detto il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, conversando con i giornalisti dopo la conferenza stampa. Il magistrato ha spiegato che si tratta di “ipotesi di carattere criminologico e psicologico, che non sono basate su considerazioni di carattere obiettivo”. Queste ipotesi – ha sottolineato – sono state avanzate dai carabinieri del Reparto analisi criminologiche che hanno analizzato il profilo psicologico di Michele Misseri, accusato di aver ucciso Sara assieme alla figlia Sabrina.
MADRE: SABRINA SECONDA FRANZONI, NEGHERA’ SEMPRE – “L’ho avuta accanto tutti questi giorni. Ha ripetuto le stesse cose come leggendo un copione. Sarà la seconda Franzoni perché negherà sempre”. Lo ha detto la mamma di Sara Scazzi, Concetta, al giornalista di ‘Chi l’ha vistò Maurizio Amici, l’unico che stamani è riuscito a parlare, senza telecamere, con i genitori della quindicenne uccisa ad Avetrana. La donna “é sconvolta, oggi è veramente provata”, riferisce ai colleghi Maurizio Amici.
“Il fatto che Sabrina sia stata incriminata – racconta il giornalista – l’ha sconvolta. La signora Concetta già nei giorni scorsi non si poteva capacitare che Michele Misseri fosse l’unico artefice di tutto questo”. La mamma di Sara, testimone di Geova, è convinta che Sara “risorgerà”, e crede nella giustizia divina più che in quella umana. “Non le importa nulla – ha raccontato il giornalista – di quello che succederà agli altri, l’unica cosa certa, per lei, è che Sara non c’é più e dubita dell’unica grande colpevolezza di Michele”. Accanto a Concetta c’é il padre di Sara. Lui insiste molto sulle circostanze riguardanti il ritrovamento del cellulare: secondo lui, il telefonino di Sara non è caduto per terra come raccontato da Michele Misseri ma è stato tolto dalle mani di Sara, perché se fosse caduto risulterebbe ammaccato. Entrambi i genitori di Sara, ma soprattutto Concetta, sono convinti che Michele Misseri ha parlato e continuerà a parlare, “mentre Sabrina non parlerà”.

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