Castagne e vin novello a Fogliano Redipuglia. 13 novembre

Un momento di aggregazione per il paese di Fogliano ma anche per le comunità limitrofe. Così la Pro Loco di Fogliano Redipuglia lancia l’iniziativa “Castagne e vin novello” per sabato 13 novembre dalle 10 in poi fuori dalla sede di via Filzi 2, nel cuore del paese. Alle 12, poi, ci sarà la possibilità di assaggiare l’orzotto al profumo d’autunno preparato da un’azienda agricola locale. Alle 11, invece, sarà inaugurata la mostra “I colori del mio mondo” a cura dell’artista Martina Michelin che esporrà alcune opere tra i quali saranno presenti anche messaggi contro la violenza sulle donne. Il ricavato verrà devoluto alla Via di Natale e consegnato al comitato organizzativo il 20 novembre.

“La solidarietà in primo piano con la castagnata che abbiamo deciso insieme ai volontari di organizzare. La mattinata sarà un’occasione per ritrovarsi in paese, gustare qualche buona pietanza e visitare la mostra di Martina Michelin. Il mese di novembre è dedicato in particolare al tema della violenza contro le donne e da qui lanciamo un messaggio positivo e forte con questa esposizione di opere di una delle artiste più valide del territorio”, sottolinea il presidente, Marta Lollis.

“Come dicevo la solidarietà è lo spirito che ci muove e quanto raccolto con le offerte verrà devoluto a La via di Natale insieme al ricavato della Lucciolata del 20 novembre di Fogliano. Il nostro storico presidente Franco Visintin ci teneva particolarmente e noi continuiamo su questa strada perché la pro loco è territorio e comunità”, conclude Lollis.

Martina Michelin è nata, cresciuta e attualmente residente a Cassegliano, frazione di San Pier d’Isonzo, un piccolo paese steso sulle rive dell’omonimo fiume. “La mia passione per matite e pennelli emerge fin da piccola e si arricchisce grazie ai corsi scolastici da ceramista fin dall’età di 6 anni. Scocca immediatamente la scintilla, la scuola di ceramica era luogo di meraviglie per me, tanto da acquistare un forno tutto mio con i primi guadagni intorno al 2000 quando avviai la mia attività da artigiana. Vuoi per la giovane età, l’inesperienza e la mancanza di coraggio, non ho coltivato a tempo pieno la mia passione mantenendo sempre il lavoro da commessa part-time”, racconta Michelin nella sua biografia.

“Nel 2003 decido di abbandonare il mondo artigiano definitivamente, continuando sulla strada del “lavoro sicuro”. In tutti questi anni a partire dal diploma nel ’99 ho dipinto tele, pareti, legno e specchi continuando ad accrescere la sperimentazione di tecniche e materiali in questo viaggio da artista autodidatta. Nel 2005 inizia la collaborazione con un’agenzia pubblicitaria locale con la quale continuerò a condividere progetti per più di 10 anni. Rapporto che rientra ancora oggi tra le mie partnership. Inizio così a destreggiarmi nel mondo della grafica e del disegno vettoriale nel quale riesco ad esprimere in parte il mio bisogno di espressione”, prosegue l’artista.

“Nel 2016 decido di cambiare lavoro, cambio agenzia. Ma nel giro di un anno sono costretta a licenziarmi per giusta causa. Ecco che crollano le certezze, persi mesi di stipendio, causa legale, attacchi di panico. Nel 2017 termina definitivamente il mio percorso da dipendente. Dovevo guarire, rialzarmi e uscire da quel momento, immediatamente. Ho deciso che nessun’altra persona, mi avrebbe più cacciata in una situazione simile. Ricordo che rispolverai un paio di vecchie tele, avevo ancora dei barattoli di colore… ho ricominciato a dipingere, impastare stucco. Ero instancabile. Avevo riaperto un vecchio cassetto, anzi no. Era il famoso vaso di Pandora”.

“Nasce così MyOm: è vibrazione, intuizione, volontà che trasforma, essenza delle mie esperienze. Materializzata in un momento di grande difficoltà, forgiata dalla passione, maturata in silenzio reclusa per anni dalla paura di non farcela, uscita di prepotenza come soluzione quando mi sentivo più fragile.

MyOm è la mia forza, l’ossigeno, la volontà e libertà di espressione. Dentro un’opera… Cosa c’è?

Semplicemente l’essenza del soggetto completamente nuda. I nostri occhi sono abituati a vedere la materia, non l’anima”, conclude Michelin.