Cavarzerani: Sabrina De Carlo, depositata interrogazione per tutela delle forze dell’ordine

“È necessario un intervento diplomatico e, anche normativo, volto ad intervenire sulla riduzione dei continui flussi migratori provenienti dalla rotta balcanica oltre che a introdurre maggiori tutele per le forze dell’ordine impegnate quotidianamente a garantire la sicurezza pubblica attraverso anche un tempestivo intervento per sopperire alle carenze strutturali del sistema di accoglienza”.

È la richiesta, rivolta al Ministro dell’Interno e al Ministro degli Esteri, contenuta nell’interrogazione depositata in data odierna dalla deputata M5S del FVG, Sabrina De Carlo. “Il combinato disposto tra le evidenti carenze del sistema d’accoglienza ed il rischio di contrarre il Coronavirus, ancora molto alto, ci mette di fronte all’urgenza di adottare un approccio più incisivo per evitare che i casi di contagio aumentino esponenzialmente e per tutelare le forze dell’ordine durante l’esercizio delle loro funzioni nelle strutture di accoglienza e alle frontiere, in coincidenza della rotta balcanica”, spiega De Carlo. “Nei molteplici sopralluoghi effettuati alla ex Caserma Cavarzerani, e attraverso il confronto costante con le istituzioni del territorio, avevo già evidenziato la necessità di intervenire normativamente, anche a fronte di un aumento degli arrivi e dei casi di positività al coronavirus. I migranti accolti in totale nella sola provincia di Udine al 17 luglio 2020 sono n°891, di cui n° 571 a Udine così distribuiti: n°382 in ex Caserma Cavarzerani e n°189 in CAS, n°320 accolti nella provincia di Udine di cui 60 posti in strutture predisposte per la quarantena e n°260 predisposti nei CAS, infine n°173 accolti in quarantena di cui 24 presso la struttura CRI di Tricesimo e 113 presso l’ex Caserma Cavarzerani. Di quattro nuovi casi attribuiti alla Provincia di Udine, tre riguardano migranti di origine bengalese, rintracciati dalla polizia nei pressi di Palmanova”, aggiunge la deputata. “È corretto affermare, dunque, che i nuovi casi di Coronavirus in regione parrebbero per lo più di importazione di migranti in arrivo dalla rotta balcanica, mai realmente sospesa, nemmeno durante la fase più acuta dell’epidemia nei mesi passati. Ho chiesto, pertanto, che sia operato un opportuno controllo sanitario dei migranti prima di essere sottoposti a quelli amministrativi di rito, in modo da non esporre le forze dell’ordine al rischio altissimo di contagio, in osservanza del principio prioritario di salvaguardia della vita umana di ogni individuo e della dignità degli stessi migranti”, conclude De Carlo.