Chiarimenti su cosa si può fare e cosa no. Riunione con il Prefetto a Udine

Si è riunito stamane (venerdì 13 marzo) in Prefettura il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Nel corso dell’incontro sono state esaminate le misure contenute nel D.P.C.M. 11 marzo 2020 che ha disposto la sospensione delle attività commerciali al dettaglio e di quelle inerenti ai servizi alla persona, fatta eccezione per quelle puntualmente indicate negli allegati 1 e 2 del D.P.C.M. citato, il cui testo è disponibile anche sul sito istituzionale di questa Prefettura (www.prefettura.it/udine).

I recenti provvedimenti governativi sono stati analizzati alla luce dei chiarimenti contenuti nella circolare del Gabinetto del Ministro dell’Interno, pervenuta ieri sera, nonché in seguito all’aggiornamento delle domande frequenti (FAQ) pubblicate sul sito del Governo (http://www.governo.it/it/articolo/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/14278).

Dal coordinamento tra l’ultimo decreto e i precedenti provvedimenti sono state ribadite le principali misure restrittive da rispettare. In particolare:

1) la fondamentale ed ineludibile regola generale è che non è consentito uscire dalla propria abitazione se non per le motivazioni previste (per andare al lavoro, per ragioni di salute, per altre necessità impellenti – come, ad esempio, l’acquisto di beni necessari – oppure per rientrare a casa). Ogni persona, all’atto del controllo di polizia, dovrà essere in grado di provare il motivo del proprio spostamento, anche mediante dichiarazione ai sensi dell’art. 495 c.p., rilasciata sui modelli disponibili on line (anche sul sito della Prefettura). è preferibile che chi esce di casa sia munito della propria dichiarazione già stampata, per velocizzare i controlli. Le Forze di polizia statali e locali provvederanno a verificare la veridicità delle dichiarazioni rilasciate. La falsità delle dichiarazioni costituisce reato.

2) Alla luce dei chiarimenti contenuti nella citata circolare, resta consentita l’attività motoria all’aperto, purché non in gruppo e rispettando la distanza di 1 metro tra le persone. Anche in questo caso è preferibile munirsi della dichiarazione che attesti il motivo per cui si esce di casa.

3) Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1 al decreto dell’11 marzo, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di  vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

4) Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Restano, altresì, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

5) Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle  individuate nell’allegato 2 del citato decreto.

Tenuto conto dell’assoluta necessità di assicurare la puntuale osservanza delle previsioni contenute nei decreti governativi legati all’emergenza COVID-19, sono stati disposti accurati, rigorosi, servizi di vigilanza e controllo da parte delle Forze dell’Ordine, chiedendo al contempo ai Sindaci il concorso delle Polizie Locali per garantire la maggiore efficacia possibile del dispositivo. A tal fine, è stato fatto il punto sui controlli effettuati dalle Forze di polizia nel territorio provinciale. In particolare, nella sola giornata di ieri 12 marzo, i risultati sono:

Persone controllate 1485
Persone denunciate ex art. 650 c.p. (inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità) 742
Esercizi commerciali controllati 566

Il Prefetto ha assicurato il massimo sforzo delle Forze di Polizia nel controllo del rispetto delle misure predette, nella consapevolezza che il gravoso sforzo richiesto alla Comunità risponde alla tutela di un bene comune, quello della salute pubblica, che non è contrattabile.

Il Sindaco, nell’assicurare la collaborazione della Polizia Locale all’azione delle Forze dell’Ordine, ricorda alla cittadinanza che le misure di restrizione nei movimenti si applicano anche agli spostamenti all’interno del territorio comunale e ringrazia tutti coloro che in questo delicato momento lavorano affinché l’emergenza venga superata.