Chievo-Udinese 2-1: il gol del Mago non basta, il Chievo rimonta – le PAGELLE

Guidolin sceglie gli undici contro il Chievo: non c’è Di Natale! Kelava, Heurtaux, Danilo, Bubnjic, Basta, Badu, Allan, Lazzari, Gabriel Silva; Maicosuel, Muriel. La partita non è nemmeno cominciata e l’udinese si trova già in vantaggio. Pasticciaccio orrendo della difesa clivense che permette a Maicosuel di trovarsi solo in area. Dribbling al portiere e vantaggio. Il Chievo si risveglia e mette l’Udinese all’angolo prima con i calci d’angolo poi con una bella imbeccata (siamo al 13°) in verticale per Pellissier che si gira in un amen e beffa Danilo e Kelava. Il portiere croato due minuti dopo risolve una doppia mischia con due interventi alla Garella. Il raddoppio veronese sembra cosa fatta su un colpo di testa di Pellissier su mezza papera  di Kelava. Il 2-1 arriva al 40°, Allan perde una palla a centrocampo, la palla arriva a Rigoni che calcia da fuori e trova la deviazione decisiva di Danilo. All’inizio del secondo tempo Guidolin fa entrare Di Natale al posto di Lazzari passando al 3-4-2-1 con Maicosuel e Muriel alle spalle del capitano. L’udinese fatica a trovare la porta avversaria. I primi sussulti arrivano al 73° con un tiro di Basta che finisce sulla traversa e un colpo di testa di Heurtaux che devia un buon cross del subentrato Pereyra. Al 48° Di Natale ha una palal sporca in area ma Puggioni esce tempestivamente e spegne tutte el speranze di pareggio. Si torna in campo martedì sera in campionato nell’anticipo del turno infrasettimanale; appuntamento al Friuli per Udinese-Genoa

 

KELAVA 5,5: un paio di buon interventi alal Garella nel momento della massima pressione del Chievo, poche responsabilità sui gol, errore quasi imperdonabile sul colpo di testa di Pellissier finito fuori di un soffio. La sfiora quanto basta a mettere in difficoltà l’attaccante aostano ma su una uscita del genere la palla deve essere dell’estremo. Qualcosa rivedere anche nel gioco coi piedi.
HEURTAUX 6: Paloschi si autocancella dal campo e il difensore francese non soffre molto se non sui calci d’angolo. Perde Rigoni che fortunatamente colpisce solo ma spedisce fuori; sfiora il pari con una deviazione di testa che finisce alto di un soffio
DANILO 5,5: si trova coinvolto spesso nei disastri combinati anche dagli altri. L’intervento a chiudere su Pellissier è difficilissimo ma il centrale brasiliano non era in linea anche se si trova costretto a coprire Bubnjic troppo avanzato. Nessuna colpa sull’autorete
BUBNIJC 5: perde Bernardini sul primo calcio d’angolo, totalmente fuori posizione sul pareggio dei veronesi. Rivedibile. Andava provato prima o poi in una gara vera. Il responso non è stato confortante.
dall’80° ZIELINSKI 6: entra e si inventa la giocata migliore dei bianconeri: bellissimo fitlrante per Basta che si gioca male il cross
BASTA 5: irriconoscibile. Nel primo tempo non riesce a spingere e va in difficoltà in copertura beccandosi anche una ammonizione. Raro in tutti questi anni averlo visto giocare così male. Nonstante il dramma continuo sfora il pari con una palla che si stampa sulla traversa
BADU 5: in balia degli eventi a centrocampo, non riesce a incidere in nessuna delle due fasi. Di dialoghi coi compagni non è il caso di parlare.
dal 63° PEREYRA 6: gioca interno destro con ovvia propensione all’attacco. Risulta davvero pungente
ALLAN 5,5: vero che sorregge la baracca distruggendo e ricucendo ma la palla persa sul vantaggio veronese è una macchia troppo grave per la sufficienza
LAZZARI 5: non riesce a incidere con nessuna giocata illuminante sbaglia qualche passaggio di troppo. Solita partita con il 33% di passaggio sbagliati
dal 46° DI NATALE 6: scuote l’attacco friulano e dà un riferimento a tutti. Pungente
GABRIEL SILVA 5,5: impalpabile in tutte la fasi, sbaglia anche una palla abbastanza semplice in area, purtroppo gli capita sul destro
MAICOSUEL 6,5: buona partita aldilà del gol del vantaggio. Cerca di duettare con Muriel e con tutto il reparto quando qualcuno riesce ad avanzare dal centrocampo
MURIEL5,5: qualche spunto come una luce nella nebbia. E’ vivo ma c’è bisogno di ben altro, quando duetta con Totò fa sempre sognare