Cine20: al cinema e home video dall’ 8 Aprile 2011

Cine20 lo potete leggere tutti i venerdì ed è curata da ragazzo cagliaritano e uno genovese Matteo “Weltall” Soi, dalle pagine del blog weltallsworld.blogspot.com, e Mattia “Tob Waylan” Meirana, da tobwaylan.tumblr.com , mettono insieme la loro esperienza di cine-blogger e cinefili non professionisti per una rubrica alla portata di tutti, libera e accessibile, che spazi da brevi recensioni fino alle uscite home-video, senza dimenticare le doverose segnalazioni sui film in sala, il tutto corredato da un sistema di valutazione facile ed immediato. Perché mettersi in due per gestire la rubrica? Semplicemente perché il “pensiero unico” è noioso e due voci, due opinioni, sia che convergano o che vadano in direzioni opposte, possono essere decisamente più interessanti e stimolanti per chi scrive e per chi legge. Detto questo, andiamo a cominciare.

Al cinema…e non solo

kickassKICK ASS di MATTHEW VAUGHN

Kick-Ass di Matthew Vaughn è un film “cool”, particolare ostentato fin dai trailer e poi sottolineato costantemente da regia, montaggio, dialoghi e colonna sonora. Un film che parla di vigilantes mascherati da un punto di vista diverso e che vuole farsi piacere, non è certo strano o sbagliato e a dirla tutta, Kick-Ass piace e piacerà. Il personaggio di Hit-Girl (interpretato dalla giovanissima rivelazione Chloe Moretz), ad esempio, mette in ombra tutti gli altri e conquista fin da subito con la dose massiccia di violenza e linguaggio scurrile che elargisce con generosità. Non ci sarebbe stata cosa migliore per me, quindi, che potermi unire ai cori entusiastici ma proprio non mi è possibile perchè, con tutto questo voler essere “cool”, Vaughn manca deliberatamente il succo del discorso. Dico “deliberatamente” perchè, nell’ adattare in sceneggiatura la graphic novel di Mark Millar e John Romita Jr.. lo stesso Vaughn e Jane Goldman optano per delle modifiche mirate con precisione chirurgica che, viste nell’ ottica di una fedeltà quasi totale alla fonte originale, possono sembrare marginali risultando invece sostanziali. Non solo c’è un allegerimento generale dei toni (in pratica, dove Millar colpiva duro, Vaughn preferisce fare l’ occhiolino) ma si perde gran parte della “riscrittura” della figura del superumano, fondamentale nelle opere di Millar, arrivata con Kick-Ass ad una vera e propria destrutturazione del suo archetipo. Esistono quindi due Kick-Ass, tanto simili ma altrettanto diversi, e che pertanto andrebbero giudicati come opere a se stanti, indipendenti l’ una dall’ altra. Ma, mi chiedo, è davvero possibile farlo? Io credo di no e dall’ inevitabile confronto, pur con i suoi innegabili pregi, il film di Vaughn paga il prezzo delle sue scelte e ne esce sconfitto.
GRADIMENTO WELTALL 50%
GRADIMENTO TOB WAYLAN
50%

poetry(2)POETRY di CHANG-DONG LEE

La poesia per mettere al sicuro le parole ed i ricordi. La poesia per tirare fuori la parte più bella dalle cose più semplici ed ordinarie, mentre intorno il mondo si imbruttisce dando un valore monetario ad una vita spezzata. La poesia come messaggio d’addio da lasciare alla fine del proprio percorso di vita. La poesia come epitaffio scritto a se stessi. Chang-dong Lee scrive e dirige l’ intenso dramma di Mija, una sessantenne che guadagna quanto basta per lei e per il nipote adolescente lavorando come badante in casa di un vecchio disabile. Mentre si manifestano in lei i primi sintomi della sindrome di Alzheimer, il suicidio di una giovane liceale la coinvolge, suo malgrado, in maniera inaspettatamente diretta. Un corso di poesia e immersioni nella natura sembrano l’ unica via di fuga da una realtà fin troppo pesante e dolorosa. Il regista coreano apre il suo film con una tragedia e lo chiude con un immagine quasi speculare nella quale il destino della protagonista rimane sospeso tra le parole del suo poema. Nel mezzo un senso di ineluttabilità che ci conduce insieme a Mija (una bravissima Jeong-hie Yun) ad una presa di coscienza che matura in una decisione tanto sofferta quanto necessaria, soprattutto per la figura materna universale che rappresenta. Un bellissimo esempio di cinema “altro” da un autore coreano già noto sul suolo italico per il suo “Oasis”. Pur non avendo avuto i riflettori puntati addosso come i suoi connazionali Kim Ki-duk e Park Chan-wook, Poetry dimostra come il cinema di Chang-dong Lee sia ancora una realtà importante che il coraggio della piccola distribuzione italiana ha fatto riemergere da quel cono d’ombra dove era stato ingiustamente relegato.
GRADIMENTO WELTALL 80%

thewardTHE WARD di JOHN CARPENTER

Quando un regista della portata di Carpenter torna al cinema da una lunga assenza riesce difficile rimanere obiettivi e sinceri, ancor di più se il fantomatico ritorno non sembra all’altezza delle aspettative. Il problema è che ci hanno viziati. Carpenter ci ha viziato.  Da Dark Star (1974) non ha sbagliato un colpo, ha girato tutti film diversi ed eccellenti ribaltando e riscrivendo generi in una forma del tutto personale, scrivendo sceneggiature attuali e componendo colonne sonore magnetiche spesso dichiaramente ispirate a quelle di casa nostra. La fatica di The Ward è tenere testa a tutto questo, una carriera di rara eccellenza. Purtroppo i problemi sono molteplici e comportano un po’ tutti gli aspetti della pellicola. Il più evidente è la sceneggiatura, non scritta da lui e chiaramente poco ispirata: manca il mordente, uno sviluppo intrigrante, dei protagonisti carismatici e una basilare cognizione del genere che non vada oltre banali spaventerelli e clichè da manicomio. Sembra, con molto uno stupore, scritta senza voglia e senza l’intenzione di intrigare lo spettatore, cosa piuttosto comune nel cinema horror moderno di serie B e indipendente: film brutti, scontati, girati per far contenti mamma e papà. Se Carpenter l’ha scelta un motivo ci deve essere (probabilmente l’evidente potenziale) ma non mi capacito di come si sia potuto accontentare di così poco. Perchè è di questo che stiamo parlando: il “poco”. I suoi film di “poco” non hanno mai avuto niente. Anche la regia, con gran dispiacere, è molto nascosta. Ci sono dei grandi titoli di testa (molto metaforici) e un buon incipit, uno dei rari momenti in cui la mano del maestro è evidente (ricordando un po’ Vampires). Per i restanti 90 minuti scorgerla è difficile, quasi impossibile se solo non sapessimo che alla regia c’è effettivamente lui, finendo per ridursi ad una serie di sequenze in cui non accade nulla a dei banali spaventerelli con musica a tutto volume, salvandosi in estremis sul finale in una bella sequenza d’inseguimento. Trovo il risultato inspiegabile e tenderei a dare la colpa alla mancanza di un soggetto originale e una sceneggiatura convincente, non voglio e non mi permetto di dire che Carpenter si sia rincoglionito e non sia più capace di girare film. I progetti in cantiere sono tanti e l’anno prossimo dovremmo già vedere un nuovo film, ora che il motore si è acceso ci aspettiamo tutti una nuova partenza col botto.

GRADIMENTO TOB WAYLAN 50% (con dolore)

Che questo non fosse il film che gli amanti di Carpenter volevano, non è certo un segreto. Bisogna anche dire però che, con un attesa durata dieci anni per poter vedere un nuovo lungometraggio del Maestro, le aspettative avevano raggiunto livelli di guardia nonostante The Ward, già sulla carta, non facesse pensare ad un capolavoro. Ma Carpenter prende un soggetto trito e ritrito e con due lire confezione un horror (o thriller psicologico?) di matrice classica che riesce ad incutere un senso di paura e minaccia anche in quei frangenti dove non si è forzati a spaventarsi da musica e apparizioni pop-up. “Fare paura”, questo l’ obiettivo di Carpenter quando ha visto nella scenggiatura dei fratelli Rasmussen la possibilità di un suo ritorno al cinema. Obiettivo raggiunto aggiungerei, senza contare che in mano a qualcun altro il film sarebbe finito presto nel dimenticatoio.
GRADIMENTO WELTALL 60%

borisilfilmBORIS – IL FILM di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo

Boris al cinema è doloroso, più doloroso che in televisione. Boris al cinema è uno sguardo glaciale alla situazione cinematografica italiana e mostra una realtà terribile: quella dei film di successo. Quella dei film di merda. Il cinema Italiano non è morto ma c’ha la lebbra. Il pubblico la sifilide. Da anni queste due realtà si infettano vicendevolmente creando un vortice malefico di malattie catodiche e videodromiche. I cinepanettoni ne sono lo stadio terminale, quello in cui più si soffre, quello in cui dopo c’è la morte. Boris al cinema ha il compito di aprire gli occhi ancora di più su questa disperata situazione, ma in che modo? Girando quello che potremmo definire il vero riscatto di questo cinema vilipeso. Un film potente, divertente, ironico, autoironico e terribilmente vero, uno dei migliori di sempre. Senza far rimpiangere la brillante genialità della serie TV i 3 sceneggiatori, ora anche registi, sono riusciti a portare delle situazioni magari già viste su un nuovo livello di sensibilità (quello della cinefilia)  e a far crescere dei personaggi già ben definiti rendendoli ancora più precari, forse più simili a noi, simili a tanti. Boris al cinema va oltre i soliti discorsi “alcune gag non funzionano” o “il montaggio non convince” perchè Boris vince nel concetto. Nella filosofia è pura insurrezione popolare, è voglia di cambiare e segno ulteriore che in Italia la voglia di fare cinema vero c’è ma non ci sono più le possibilità perchè le hanno chiuse in una banca. Boris al cinema è la corda per salvarci da questo mare di merda.

GRADIMENTO TOB WAYLAN 100%
GRADIMENTO WELTALL
80%

Brevemente, in sala

ballataodioamoreLa Ballata dell’ Odio e dell’ Amore di Alex de la Iglesia

La presenza al Festival di Venezia 2010 ha certamente confermato Alex de la Iglesia come una delle realtà più interessanti del cinema spagnolo moderno anche se qui in Italia non è molto conosciuto. Questo suo ultimo film sembra un perfetto mix tra guerra civile, clown deturpati e humor grottesco.

ATTESA WELTALL E TOB WAYLAN 80%

driveangry3dDrive Angry 3D di Patrick Lussier

Ok, sono spesso stato impietoso con Nicolas Cage ma questo suo precipitarsi a capofitto in progetti artisticamente e commercialmente discutibili comincia davvero a piacermi e lui a starmi più simpatico. Ed ora in questo Drive Angry interpreta un criminale fuggito dall’ inferno per salvare il neonato nipote da una setta che lo vuole usare per un sacrificio, il tutto condito da un killer, mandato dal diavolo in persona, che gli da la caccia. In un mondo perfetto sarebbe il film dell’ anno.

ATTESA WELTALL 70%

E c’è pure Amber Heard.

ATTESA TOB WAYLAN 90%

C’è Chi Dice No di Giambattista Avellino

Che si diceva a proposito dei titoli dei film presi dalle canzoni? Ma a parte questo bisogna certamente riconoscere un certo impegno del cinema italiano nel tentare di trattare argomenti d’attualità. Qui però si parla del mondo del lavoro e dei raccomandati, argomento delicatissimo, uno di quelli sui quali, se si scivola, non si cade ma si precipita.

ATTESA WELTALL E TOB WAYLAN 10%

Fughe e Approdi di Giovanna Taviani

Un viaggio tra le isole Eolie, un documentario costruito tra ricordi di epoca fascista e storia del cinema passato e moderno.

ATTESA WELTALL E TOB WAYLAN 60%

Goodbye Mama di Michelle Bonev

Storia di quattro donne in quattro decenni diversi. Un dramma familiare in terra bulgara

ATTESA WELTALL E TOB WAYLAN 50%

Ju Tarramutu di Paolo Pisanelli

Mentre gli occhi del mondo sono puntati all’ immane tragedia giapponese, il film di Pisanelli racconta una tragedia tutta italiana, i quindici mesi dal terremoto che ha distrutto L’ Aquila.

ATTESA WELTALL E TOB WAYLAN 70%

thenextthreedaysThe Next Three Days di Paul Haggis

Paul Haggis è uno che, siccome è stato sceneggiatore di Clint Eastwood, al cinema può fare quel che gli pare e noi accogliamo tutto quello che fa come fosse oro. Bè, a me Crash e La Valle di Elah francamente non sono proprio piaciuti perciò non mi farò certo venire le vesciche a i piedi per andare a vedere questa sua ultima “fatica” anche se si tratta del remake di un neopolar francese di qualche anno fa dal titolo Pour Elle.

ATTESA WELTALL 30%

ATTESSA TOB WAYLAN 0%

Offside di Jafar Panahi

Ci sono due cose molto particolari riguardo questo film iraniano: la prima cosa riguarda la storia, un gruppo di donne che sfida polizia, leggi e religione per poter assistere ad una partita di calcio valida per le qualificazioni ai mondiali 2006. La seconda è il fatto che il film esce ora dopo essere stato presentato a Berlino quasi sei anni fa.

ATTESA WELTALL E TOB WAYLAN 50%

Rasputin di Louis Nero

La vita e la morte di Grigorij Efimovi, Rasputin. Ne più, ne meno.

ATTESA WELTALL 20%

TOB WAYLAN 0%

lostravagantemondodigreenbergLo Stravagante Mondo di Greenberg di Noah Baumbach

Non c’è niente di più subdolo che creare false aspettative nel pubblico facendo passare un film per quello che non è: sfrutti il nome di un notissimo attore da commedia come Ben Stiller ed aggiungi al titolo originale, “Greenberg”, un bel “Lo Stravagante Mondo di” ed ecco che lo spettatore occasionale è pronto a cadere in una trappola che rischia di mettere anche un film che non lo merita in cattiva luce. Ora, conosco il cinema di Baumbach abbastanza bene da poter affermare che qui non ci troviamo di fronte ad una commedia, un possibile bel film ma non di certo una commedia. Anche se c’è Ben Stiller.

ATTESA WELTALL E TOB WAYLAN 80%


A Sud di New York di Elena Bonelli

Un emigrata italiana in quel di New York sogna di diventare una cantante nel nuovo continente ma il sogno si infrange in maniera drammatica. Carmelina invece ha le capacità per diventare una grande cantante ma non riesce a sfruttarle. Le due si incontreranno nella loro città natale, Callelessa, e proveranno insieme a superare le loro difficoltà. Non vi è venuto sono solo a leggere queste righe?

ATTESA WELTALL E TOB WAYLAN 0%

Consigli per gli acquisti

Rispetto alle precedenti questa è una settimana davvero piena di uscite interessanti. Meglio allora dividere i titoli tra questa puntata e la successiva cominciando con quella sicuramente più commerciale:

tronlegacy_bd3dTron Legacy (DVD, BD e BD 3D in uscita il 13/04/2011)

Un seguito che porta sulle spalle l’ “eredità” (gioco di parole quasi involuto) di un cult assoluto come il Tron originale non poteva che finire massacrato, spesso e volentieri in maniera ingiusta, da critiche fin troppo feroci. Perfettamente consci del fatto che il film di Joseph Kosinski difficilmente potrà mai diventare un cult a sua volta, chi vi scrive è convinto che Tron Legacy sia l’esperienza audio-visiva del 2010.
* DVD * VIDEO: 1.78:1 anamorfico – AUDIO: Ita / Ing / Ucr / Rus Dolby Digital 5.1 – SOTT: Ita / Ing / Ing non udenti / Gre / Rus / Let / Lit / Arb / Rum / Est / Ucr – EXTRA: Una prima occhiata a TRON: UPRISING, la serie animata di Disney XD, Visualizzare TRON, Installare gli attori – REGIONE: 2
EDIZIONE: PROMOSSA
* BLURAY + eCopy * VIDEO: 2.21:1 anamorfico 1080p – AUDIO: Ita DTS; Ing DTS HD; Hin / Port / Rus / Ucr Dolby Digital 5.1 – SOTT: Ita / Ing / Ing non udenti / Port / Gre / Rus / Ucr / Let / Lit / Est – EXTRA: Il giorno dopo: la vita di Flynn rivelata, Guarda il film con il secondo schermo Disney, Cos’è il secondo schermo Disney, Una prima occhiata a TRON: UPRISING, la serie animata di Disney XD, Avvio di Legacy, Visualizzazione di TRON, Installazione degli attori, Video musicale “DEREZZED” scritto, prodotto ed eseguito dai Daft Punk – ZONA: B
EDIZIONE: PROMOSSA
* BLURAY 3D * edizione contenente il BD con il film in 3D, il BD con il film in 2D ed una copia digitale del film. Parametri tecnici identici alla normale versione BD di poco sopra.
EDIZIONE: PROMOSSA

tron_bdTron (DVD e BD in uscita il 13/04/2011)

L’ uscita nei formati digitali di Tron Legacy è stata un’ ottima occasione per la Disney/Buena Vista di ristampare il Tron originale, diventato rarissimo e venduto su e-Bay a prezzi da rapina, anche nel formato Bluray. Davvero un’ occasione imperdibile per recuperarlo.
* DVD * VIDEO: 1.78:1 anamorfico – AUDIO: Ita / Ing / Ted Dolby Digital 5.1 – SOTT: Ita /  Ing / Fra / Ted / Spa – EXTRA: Commento Audio dei Realizzatori del Film – REGIONE: 2
EDIZIONE: PROMOSSA
* BLURAY * VIDEO: 2.21:1 anamorfico 1080p – AUDIO: Ita / Fra / Ted / Spa DTS; Ing DTS HD – SOTT: Ita / Ing / Ing non udenti / Fra / Ted / Spa / Sve / Nor / Dan / Fin / Isl / Por / Ola – EXTRA: Il fenomeno TRON, Foto Tronologia, Commento audio, Contenuti originali del DVD (da confermare), Scene eliminate, altri contenuti (da confermare) – ZONA: B
EDIZIONE: PROMOSSA
Da segnalare anche l’ uscita di una confezione DVD combo contenente sia il Tron originale che Legacy.

Ti invitiamo a far sentire la tua voce nei commenti e a farci conoscere i tuoi gusti e le tue impressioni sui film che ti abbiamo presentato


Matteo “Weltall” Soi – weltallsworld.blogspot.com
Mattia “Tob Waylan” Meirana – tobwaylan.tumblr.com

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