Cisl Scuola FVG: ancora caos

scuola-media

Premetto che le nomine in ruolo nella scuola sono operazioni che stabilizzano gli organici e rendono continuativa l’azione didattica. La Cisl Scuola si è sempre battuta per questo e continuerà a farlo.
Poi c’è il quadro della situazione. Il primo giorno di scuola avrebbe dovuto registrare la completezza degli organici, sia per il personale Docente, sia per personale ATA, al fine di dare inizio alla buona scuola e certezza agli studenti.
Ma in Friuli Venezia Giulia tale operazione si sta complicando maledettamente. Non si vogliono addossare colpe a nessuno, ma qualcuno ha sbagliato i conti e le date. Com’è possibile effettuare le immissioni in ruolo dai concorsi, quando il Miur comunica ai propri Uffici periferici l’8 settembre il contingente definitivo da assumere? E quando le operazioni di immissione in ruolo devono terminare entro il 13 settembre e nel mezzo gli immessi in ruolo devono adoperarsi per presentare la propria candidatura tramite curriculum vitae, nelle scuole presenti nell’Ambito Territoriale scelto? La fretta non ha mai fatto bene, è utile per tappare buchi, ma poi si aprono voragini difficili da coprire.
L’Ufficio scolastico regionale, bisogna riconoscerlo, nei tempi stretti previsti, ha fatto salti mortali per rispettare quanto imposto dagli esperti del Miur, ma per ottemperare, sono saltate le relazioni sindacali, si sono svolte frettolosamente e con informazioni che sono poi state sconfessate il giorno dopo. Nelle province pubblicazioni di graduatorie definitive e il giorno dopo altra pubblicazione, peraltro non validate da protocollo e affissione all’albo. Non sono state rispettate le norme procedurali con la quale, entro 5 giorni, gli aspiranti presenti nelle graduatorie, potevano presentare reclamo per far correggere punteggi attribuiti e ritenuti errati.
Inoltre, il sistema di gestione on line della candidatura per la presentazione del curriculum vitae sta facendo dannare tutti: funzionava a singhiozzo fino al 13 settembre e poi nulla, con la conseguenza che è saltata per molti la possibilità di candidarsi presso le scuole, per ottenere la chiamata diretta dal Dirigente scolastico.
Altra acqua sul fuoco è sicuramente che il neo immesso in ruolo, pur trovando la scuola nell’ambito territoriale scelto, poi non ha trovato corrispondenza di classe di concorso o di posto nelle scuole e non sa cosa fare e dove deve presentarsi. Fintanto che non otterrà l’assegnazione d’ufficio, si deve presentare presso l’Ufficio scolastico regionale, oppure restare a casa? E, intanto, le scuole continuano a rimanere senza docenti.
Oggi il Miur trova la soluzione, comunica via telefono agli Uffici periferici che i neo immessi in ruolo assunti saranno affidati alle scuole d’Ufficio, bypassando quanto prevede la legge 107, autocandidatura e scelta della scuola capofila.
Altra anomalia: i Dirigenti scolastici si sono attrezzati per pubblicare sui siti della scuola ove dirigono, i relativi avvisi con tanto di mail per ricevere le candidature dei docenti e si vedono sconfessare da una nota del Dirigente titolare regionale con la quale in poche parole si afferma che tale procedura non sia corretta. Intanto chi è riuscito a presentare il CV tramite Istanze on line si trova senza proposta di contratto e chi lo ha inviato ai Dirigenti ha la proposta di contratto. Viviamo in un’era tecnologicamente avanzata e nella scuola esistono ancora sistemi gestionali che fanno acqua. Ma il controllo dove sta e chi lo fa? Non è dato a sapersi …La confusione regna sovrana e chi paga dazio sono in primis gli alunni, che, per mancanza di docenti, svolgono le lezioni ad orario ridotto. Poi ci sono il collegio dei docenti azzoppato perché non al completo, gli uffici amministrativi, tecnici e ausiliari razziati dai tagli e ancora incompleti negli organici.
Infine tanto per fare citazioni, mancano ancora le nomine in ruolo dalle Gae per diversi ordini di scuola, per il personale docente e siamo in attesa, chissà quando, delle nomine annuali dalle graduatorie provinciali.
Poi sentiamo o leggiamo affermazioni che in Friuli Venezia Giulia per quanto riguarda la scuola è tutto a posto. Forse chi lo afferma, vive un’altra realtà. Sarebbe opportuno che girassero nelle scuole per vedere e toccare con mano, perché se questa è la buona scuola che ci prospettano, stiamo freschi.

Donato Lamorte
Segretario generale Cisl Scuola FVG