Cividale: mostra “Via Crucis ConTEMPOranea” 7 mar/2 mag 2015

1125cividale01aIl Centro Friulano Arti Plastiche ritorna a Cividale del Friuli, nella Chiesa di San Giovanni Battista all’interno del Monastero di Santa Maria in Valle, portando nel periodo della Quaresima la mostra “VIA CRUCIS COnTEMPORAnEA”. L’esposizione verrà inaugurata il 7 marzo alle 18,00. Quindici artisti in mostra per narrare la Via Crucis con tecniche e linguaggi diversi e testimoniare l’attività del Centro in un periodo temporale che abbraccia più di cinquant’anni.

Il rinnovato organo direttivo dell’Associazione, col supporto dell’Amministrazione Comunale, vuole promuovere a Cividale il frutto della ricerca e della sperimentazione delle opere di Sergio Mazzola, Michele Gortan, Annalisa Iuri, Anna Maria Fanzutto, Rosanna Lodolo, Loretta Cappanera, Giuditta Dessy, Ugo Gangheri, Daniela Cantarutti, Silvia Braida, Renza Moreale, Angelo Toppazzini, Paola Bellaminutti, Roberto Foramitti.

La Chiesa di San Giovanni, con la sua Sacra ospitalità, accoglierà le opere e le abbraccerà con un’intensa emozione per accogliere l’essenza della Passione di Cristo.

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 02 maggio 2015 nei seguenti orari: dal 7 marzo, dal lunedì al venerdì 10-13 e 14-17; sabato e festivi 10-17; dal 1°aprile, dal lunedì al venerdì 10-13 e 15-18; sabato e festivi 10-18.

Approfondimento – le opere

VIA CRUCIS” CONTEMPORANEA

Quindici artisti del Centro Friulano Arti Plastiche, nel 2011, si sono interrogati sulla rappresentazione della Passione e la Morte di Cristo. Il Visitatore può verificare il risultato cogliendo la relazione fra le parole del Titolo e la rappresentazione pittorica “contemporanea” dell’artista.

SERGIO MAZZOLA I° stazione GESU VIENE CONDANNATO A MORTE

L’immagine del Cristo domina la scena come presenza divina.

Ai suoi piedi colui che “ se ne lava le mani” cedendo alla supplica dei rivoltosi che lo vogliono crocifisso al posto di Barabba.

Da ciò, in forma radiale, coerentemente con la rotondità della scena, le braccia rabbiosamente puntate verso il condannato a morte

MICHELE GORTAN II° stazione GESU VIENE CARICATO DELLA CROCE

Il “lavarsi le mani”, un gesto quotidiano che da circa 2 millenni ci

accompagna quasi quotidianamente, direttamente, indirettamente,

e purtroppo non sempre per igiene!

Di sconcertante e perseverante attualità!

ANNALISA IURI III° stazione GESU CADE LA PRIMA VOLTA

Il dolore del Cristo diventa spettacolo nella società odierna.

ANNA MARIA FANZUTTO IV° stazione GESU INCONTRA SUA MADRE

L’incontro della Madre con il Figlio, nella IV° stazione, vuole rappresentare il dolore che prova una madre mentre stringe fra le braccia il figlio vittima dell’odio, dell’ingiustizia, della violenza…

E’ una visione universale e perenne che richiama tutte le madri che soffrono accanto ai figli soprattutto nei momenti più drammatici della vita.

La predominanza dell’indaco e del violetto rafforza il senso di angoscia e di mistero.

Il ” warum?” lascia in sospeso una domanda che non trova risposta.

ROSANNA LODOLO V° stazione GESU VIENE AIUTATO DAL CIRENEO

Mi rivelasti il volto
su quel percorso
aspro e obbligato…
Allora
mi fu tutto chiaro:
dividevi con me
il peso della croce.

LORETTA CAPPANERA VI° stazione GESU E SOCCORSO DALLA VERONICA

Gesù, forse è per paura delle tue immonde spine

ch’io non ti credo,

per quel dorso chino sotto la croce

ch’io non voglio imitarti.

Forse, come fece San Pietro,

io ti rinnego per paura del pianto.

Però io ti percorro ad ogni ora

e sono lì in un angolo di strada

e aspetto che tu passi.

E ho un fazzoletto, amore,

che nessuno ha mai toccato,

per tergerti la faccia.

Alda Merini

GIUDITTA DESSY VII° stazione GESU CADE LA SECONDA VOLTA

Luminose ombre drappeggiano l’umana assenza nell’inafferrabile immagine divina.

UGO GANGHERI VIII° stazione GESU INCONTRA ALCUNE DONNE PIANGENTI

“Incontro” che si ripresenta da 2000 anni in ogni tempo, anche ai giorni nostri

DANIELA CANTARUTTI IX° stazione GESU CADE PER LA TERZA VOLTA

Lo spirito è pronto ma la carne è debole”

SILVIA BRAIDA X° stazione GESU VIENE SPOGLIATO DALLE VESTI

Le debolezze della materialità, l’incertezza del “nero”, la fiducia nel Divino.

Spogliarsi dell’apparenza per indossare le trasparenze dell’umiltà, attraverso il “nero” ignoto, fino a raggiungere il Divino.

RENZA MOREALE XI° stazione GESU VIENE INCHIODATO ALLA CROCE

Un momento di vita e di morte testimone di ogni tempo, in un’atmosfera sospesa, ma nello stesso tempo reale, che sottolinea inquietudini spesso quotidiane, nelle quali…chi sta a guardare?

ANGELO TOPPAZZINI XII° stazione GESU MUORE SULLA CROCE

Era verso mezzogiorno quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.

Il cielo sopra Gerusalemme in scena un dramma terrestre e celeste.

Gesù pare abbandonato; ma l’Angelo raccoglie il sangue del suo sacrificio.

Sul teschio posano i piedi: la morte è vinta.

PAOLA BELLAMINUTTI XIII° stazione GESU E DEPOSTO DALLA CROCE

Trascendendo il tempo

Sono cose che rimangono immutate.

L’ esempio forse più antico e al contempo attuale è l’immenso dolore di una madre che abbraccia il corpo martoriato del figlio, suggellando un mutuo addio in una timorosa carezza alle sue spoglie, quasi a volergli trasmettere il ricordo del timido tocco che Maria usava posare sul Cristo ancora infante

ARRIGO BUTTAZZONI XIV° stazione GESU VIENE DEPOSTO IN UN SEPOLCRO

Il buio e la luce

La luce del corpo di Gesù Cristo che risalta nel buio della tomba fa già presagire il futuro evento glorioso.

ROBERTO FORAMITTI XV° stazione IL CALVARIO DI BIRKENAU

Auschwitz-Birkenau,

Binari da tutta Europa

Il campo di sterminio

Olocausto

La crocefissione : il martirio

La corona di spine

Le nostre memorie

Perché tutti ricordino