Comune di Udine contro il Ceta

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Sarà una mozione di sentimenti, sottoposta al Consiglio Comunale, a sancire la posizione contraria del Comune di Udine al Ceta, il trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea, supportando la campagna del Comitato stop TTIP/Ceta contro l’accordo.

La giunta comunale ha infatti approvato la delibera che impegna il sindaco «a contrastare, in ogni sede e luogo istituzionale, l’accelerazione della procedura di approvazione, così come la ratifica finale del trattato», nonché «a ribadire, nelle apposite sedi, il diritto delle Regioni di poter essere interpellate sulle questioni riguardanti gli impatti dell’approvazione dei trattati di libero scambio».

«Facciamo proprie le preoccupazioni sui temi e condividiamo la delibera, che porteremo come mozione di sentimenti in consiglio comunale» spiega il sindaco, Furio Honsell.

L’opposizione al Ceta ha diverse motivazioni, prima tra tutte quella per la mancata ratifica, da parte del Canada di diverse convenzioni dell’organizzazione Internazionale del Lavoro, tra cui alcune fondamentali (Convenzione sul diritto di organizzazione e contrattazione collettiva, convenzione sull’età minima per lavorare, la convenzione in materia di sicurezza e salute). In sostanza, con il nuovo accordo si aggraverebbe il dumping sociale, la concorrenza sulla pelle dei lavoratori.

Come spiega la lettera del presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, riportata in delibera, il Ceta aumenta inoltre i rischi per la salute, visto che consente ai prodotti canadesi di non sottostare ai controlli nei paesi in cui vengono venduti. 

#news

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Sarà una mozione di sentimenti, sottoposta al Consiglio Comunale, a sancire la posizione contraria del Comune di Udine al Ceta, il trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea, supportando la campagna del Comitato stop TTIP/Ceta contro l’accordo.

La giunta comunale ha infatti approvato la delibera che impegna il sindaco «a contrastare, in ogni sede e luogo istituzionale, l’accelerazione della procedura di approvazione, così come la ratifica finale del trattato», nonché «a ribadire, nelle apposite sedi, il diritto delle Regioni di poter essere interpellate sulle questioni riguardanti gli impatti dell’approvazione dei trattati di libero scambio».

«Facciamo proprie le preoccupazioni sui temi e condividiamo la delibera, che porteremo come mozione di sentimenti in consiglio comunale» spiega il sindaco, Furio Honsell.

L’opposizione al Ceta ha diverse motivazioni, prima tra tutte quella per la mancata ratifica, da parte del Canada di diverse convenzioni dell’organizzazione Internazionale del Lavoro, tra cui alcune fondamentali (Convenzione sul diritto di organizzazione e contrattazione collettiva, convenzione sull’età minima per lavorare, la convenzione in materia di sicurezza e salute). In sostanza, con il nuovo accordo si aggraverebbe il dumping sociale, la concorrenza sulla pelle dei lavoratori.

Come spiega la lettera del presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, riportata in delibera, il Ceta aumenta inoltre i rischi per la salute, visto che consente ai prodotti canadesi di non sottostare ai controlli nei paesi in cui vengono venduti. 

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