Concerto per due pianoforti: Maria Iaiza e Luca Chiandotto. 9 febbraio 2022

Un concerto di elegante innovatività, un filo rosso che parte da Feldman e Crumb per arrivare a Ravel, e si arricchisce di due prime esecuzioni assolute, con il live electronics a cura di Giorgio Klauer e Paolo Pachini: processi di “amplificazione” del suono applicati anche alle partiture più “classiche”, per alimentare originali architetture sonore.

Originalità, eleganza e un innovativo approccio alla scrittura e all’interpretazione della musica si fondono nel prossimo appuntamento in cartellone per i “Concerti del Conservatorio”, di scena a Trieste, nella Sala Tartini di via Ghega 12,  mercoledì 9 febbraio, alle 20.30. La nuova produzione dei “Concerti” brilla per la sua cifra autoriale: un filo rosso che parte da compositori come Feldman e Crumb per arrivare a Maurice Ravel, e che si arricchisce di due prime esecuzioni assolute, innervate dal live electronics a cura di Giorgio Klauer e Paolo Pachini, attraverso processi di “amplificazione” del suono che, nel corso del concerto, saranno applicati anche alle partiture più “classiche”, così da alimentare originali architetture sonore. Protagonisti di questa magica serata saranno due talentuosi artisti in grande ascesa, i pianisti Luca Chiandotto e Maria Iaiza, più volte in luce in occasione di concerti e festival, spesso vincitori di concorsi e premi in ambito nazionale e internazionale. L’accesso è gratuito per tutti i possessori di super Green Pass, con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti. Tel. 040 6724911, info e dettagli www.conts.it  

La scaletta si aprirà con “Two Pianos” (1957) di Morton Feldman, proseguirà con “Zeitgeist” di  George Crumb (1987) e quindi con le due prime di partiture composte nel 2021: “Spillover” di Giorgio Klauer e “Stars are screaming” di Paolo Pachini. Gran finale con “La valse” di Maurice Ravel, nella trascrizione per due pianoforti dell’autore. I lavori prescelti per questo progetto presentano forme di tempo particolari e distinte, il cui accostamento può risultare provocatorio. In “Two Pianos”di Morton Feldman il tempo è liquido e insieme fermo come la superficie di un lago di montagna, appena increspata dal galleggiare di qualche grumo sonoro. “Zeitgeist”di George Crumb presenta un tempo lacerato, e “Spillover”di Giorgio Klauer sembra evidenziare i sottili sfasamenti spazio-temporali tra l’esecuzione dei due pianisti e la sua trasformazione elettronica in tempo reale. “Stars are screaming” di Paolo Pachini propone “curvature” del tempo generate da illusori giochi di velocità e variazioni della trasparenza dei materiali sonori, mentre ne “La valse” di Ravel siamo di fronte a un vortice temporale sempre più caotico, una specie di “degenerazione” della forma danza, che trascina l’ascoltatore in una sorta di “trance”.

Luca Chiandotto è vincitore del Premio Brunelli 2018, riservato ai migliori diplomati italiani dell’anno precedente, e finalista all’I. Bajic Piano Memorial Competition 2018 di Novi Sad. Si è diplomato nel 2019 con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore al Biennio di Pianoforte ad Indirizzo Interpretativo, con un’esecuzione dell’Offerta Musicale di J. S. Bach. Ha frequentato il Conservatorio Tartini di Trieste nella classe del prof. Flavio Zaccaria. Si è esibito come solista in numerose Sale da concerto in Italia e all’estero, come la Sala del Ridotto del Teatro, i Concerti del Conservatorio, Teatro Verdi di Trieste, le Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia, il Palazzo Leoni Montanari di Vicenza, il Museo di S. Caterina di Treviso, la Sala dei Giganti di Padova, la Showroom Fazioli di Milano, il Museo Civico di Radovlijca (SLO), la Comunità degli Italiani di Abbazia (HR), la Wiener Saal di Salisburgo, e all’interno di cartelloni rinomati come “Settimane musicali al Teatro Olimpico” di Vicenza, “Mittelfest” e Associazione “Chamber Music” in FVG. Come solista con l’orchestra, debutta nel 2016 con l’Orchestra del Conservatorio di Trieste, diretta dal M° Romolo Gessi. 

Maria Iaiza, appassionata alla musica contemporanea, si dedica spesso a questo repertorio sia come solista che in formazione cameristica e in ensemble. Ha suonato per la stagione d’Estate di Milano, per Trieste Prima in duo pianistico, con la OPV di Padova per la stagione Veneto Contemporanea con numerose prime assolute, al Festival Satierose con una prima assoluta di Ambrosini e in altre occasioni. Ha ottenuto il Primo Premio assoluto al Concorso Internazionale “Giovani Musicisti – Citta di Treviso” nella sezione Contemporanea. Per lo studio della nuova musica, si perfeziona con Maria Grazia Bellocchio presso il Divertimento Ensemble a Milano e con Anna d’Errico. Ha conseguito il Diploma Accademico di II livello in pianoforte presso il Conservatorio Tartini e frequenta ora il Biennio Specialistico in musica da Camera. Ha ottenuto il Primo Premio in concorsi internazionali quali il “Lia Tortora” di Città della Pieve, l'”Internatinal Competition for Young Pianists” di Bitola, il Concorso “Città di Stradella”, il Concorso “Citta di Spoleto”, il Concorso Internazionale della Val Tidone, il Concorso Pianistico Internazionale di Vinci, il Concorso per Giovani Musicisti “Città di Palmanova”. Si è esibita in recital al Mittelfest di Cividale, per l’Associazione Chamber Music di Trieste, per il festival “Giovani Talenti” di Rovigno, a Palazzo Albrizzi a Venezia, in Sala Donatoni e per Piano City a Milano, a Radovlijca in Slovenia, alla Sala Darsena di Lignano, al Circolo Generali di Trieste, nella Sala Marizza a Fogliano di Redupiglia, per Piano City Pordenone e molti altri. Giorgio Klauer è compositore e interprete della musica elettroacustica e mista per strumenti ed elaboratore. Il suo principale campo di interesse consiste nell’applicazione ai fini creativi degli argomenti del sound and music computing, in particolare la descrizione qualitativa del suono, la sintesi sonora e i sistemi interattivi. Avvicinandosi al campo del design dell’interazione sonora e alla sound art, ha avviato un graduale ripensamento della musica d’arte basato sulla metodologia e l’attitudine alla ricerca, dedicando particolare attenzione al momento della produzione musicale come modalità di creazione e trasferimento di conoscenza. Ricopre la cattedra di Informatica musicale presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia. 

Paolo Pachini  è attivo come compositore dal 1990 e videoartista dal 2000. Il suo interesse principale e rivolto all’accostamento tra arte visiva e musica. Attraverso opere integralmente originali e collaborazioni in complessi progetti con compositori quali Fausto Romitelli, Mauro Lanza, Raphael Cendo, Michael Jarrell e Stefano Gervasoni, Pachini, ha ricercato e definito negli anni diverse modalita di composizione integrata tra i due media. Fra i principali lavori realizzati si ricordano la video-opera An Index of Metals composta con Fausto Romitelli, il trittico Chute(s) in collaborazione con Raphael Cendo, Michael Jarrell e Martin Matalon e il video-oratorio De Tinieblas creato con Stefano Gervasoni. Le sue opere sono state eseguite nei maggiori teatri e sale da concerto in Italia e all’estero. Ricopre la cattedra di Composizione Elettroacustica presso il Conservatorio  Tartini.