Confindustria Udine: Matteo Di Giusto nuovo capogruppo Tessili, Abbigliamento, Calzature e Affini

Matteo Di Giusto

Matteo Di Giusto, 38 anni, imprenditore dell’azienda di famiglia Pulitecnica Friulana srl di Udine nonché Presidente del Comitato Giovani di Confindustria Friuli Venezia Giulia, è il nuovo capogruppo, all’unanimità, delle imprese Tessili, dell’Abbigliamento, delle Calzature e Affini aderenti a Confindustria Udine. Subentra a Damiano Ghini, che non ha inteso riproporre la propria candidatura.

“Siamo sicuramente un Gruppo molto eterogeneo – commenta il neo capogruppo Di Giusto -, ma ciò non deve esser un punto di debolezza, ma un punto di forza. Sono abituato a lavorare all’interno dei Giovani Imprenditori dove per definizione siamo un gruppo variegato e trasversale a tutti gli altri comparti merceologici. Sono infatti convinto che con le competenze e le esperienze che ci sono all’interno del Gruppo Tessili, Abbigliamento, Calzature e Affini unite alla passione e al coraggio insiti nei Giovani Imprenditori si possano portare avanti buoni progetti anche con il coinvolgimento delle sottosezioni. La mia Presidenza ai Giovani regionali può peraltro rappresentare un’ulteriore opportunità per sviluppare iniziative congiunte. Sarà – aggiunge Di Giusto – davvero una sfida stimolante quella di trovare un minimo comune denominatore e punti di contatti tra le anime nevralgiche del Gruppo Tessili: ovvero la moda, il facility management, il concept e design”.

Il capogruppo uscente Ghini ha ricordato, nella sua relazione, come i dati del 2014, in provincia di Udine, abbiano delineato un quadro non particolarmente favorevole per il comparto.
Alle ormai purtroppo radicate difficoltà sul fronte interno, dove gli acquisti delle famiglie hanno subìto un’ulteriore contrazione, soprattutto in termini di spesa, si sono aggiunte le conseguenze sulla domanda delle crisi internazionali. La domanda estera non è riuscita, infatti, a compensare, come più volte successo in passato, il calo produttivo determinato dal mercato nazionale.
In particolare le esportazioni di prodotti tessili sono calate del 13% (da 29,7 a 25,8 milioni di euro), gli articoli in pelle del 10,6 % (da 66,2 a 59,2 milioni di euro). In crescita, viceversa, solo l’export di articoli di abbigliamento del 3,2 % (da 16,2 a 16,7 milioni di euro).
Segnali positivi provengono dall’interruzione del processo di selezione delle imprese, il cui numero è rimasto nell’ultimo anno pressoché invariato, e dal calo del ricorso alla Cassa integrazione, le cui ore autorizzate complessive sono diminuite nel Tessile del 3,5% (da 48.385 a 46.697 ore), nell’Abbigliamento del 25,4% (da 39.249 a 29.285 ore) e nelle Pelli e cuoio da 24,9% (da 123.148 a 92.472 ore).
Le previsioni a breve termine, pur rimanendo caratterizzate da un significativo grado di incertezza, delineano uno scenario moderatamente più roseo per il comparto grazie al rafforzamento nei prossimi mesi del processo di crescita dell’attività economica interna ed estera.