Consegnato il Sigillo della Città di Udine al Prof. Giacomo Rizzolatti

Lunedì il Sindaco di Udine Pietro Fontanini, accompagnato dall’Assessore alla sanità Giovanni Barillari, ha conferito il sigillo della città al Prof. Giacomo Rizzolatti, neuroscienziato italiano il cui nome è legato alla scoperta dei neuroni specchio. 

I neuroni specchio sono neuroni presenti nelle aree motorie e premotorie del cervello che si attivano sia durate un’azione sia quando si vede compiere un’azione. Rizzolatti ha individuato questo tipo di neurone prima nelle scimmie e poi nell’uomo, scoprendo che assolvono a un ruolo decisivo nell’apprendimento per imitazione e nel fenomeno dell’empatia.

Giacomo Rizzolatti, il nostro più grande neuroscienziato, e uno dei più noti e apprezzati al mondo. Può essere l’empatia oggetto di studio? Si può imparare a capire le emozioni? Su questo il professor Rizzolatti non ha dubbi, d’altra parte la scoperta dei neuroni specchio si deve a lui. A Parma è professore di Fisiologia umana e dal 2002 è Direttore del dipartimento di neuroscienze della stessa università. Una passione quella per la medicina che lo accompagna fin da piccolo, cui poi ha voluto accostare l’interesse per la filosofia, per una comprensione più completa della persona. La scoperta dei neuroni specchio, valsa al professore la candidatura al Nobel, ha dimostrato che possiamo capire gli altri non solo come “oggetti” mediante un processo logico-induttivo, ma anche come “persone”, partendo da noi stessi.

La scoperta dei neuroni specchio nei lobi frontali delle scimmie e la loro rilevanza potenziale per l’evoluzione del cervello umano è la singola storia “non comunicata” – o, almeno, non pubblicizzata – più importante degli anni Novanta. Si prevede che i neuroni specchio diventeranno per la psicologia ciò che il DNA è stato per la biologia (Vilayanur S. Ramachandran).

Nato nel 1937 a Kiev, dove si era trasferito a fine Ottocento il bisnonno Pietro, viene espulso dall’Unione Sovietica assieme alla famiglia. Il rimpatrio avviene, secondo le normative del Fascismo, in Friuli, per la precisione a Clauzetto, il paese di origine del bisnonno.

Dopo essersi diplomato al Liceo Classico Jacopo Stellini di Udine, ottiene la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Padova, dove nel 1964 si spazializza in Neurologia.

Lavora presso l’Istituto di Fisiologia dell’Università di Pisa, diretto da Giuseppe Moruzzi, e nel 1967 diventa assistente e poi ordinario di Fisiologia Umana all’Università degli Studi di Parma, di cui, dal 2002, è direttore del Dipartimento di Neuroscienze. Dal 2012 insegna Basi neurofisiologiche delle funzioni cognitive presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Nel corso degli anni si è recato più volte in America dove ha frequentato il Department of Psychology della McMaster University di Hamilton, Ontario (Canada); il Department of Anatomy dell’University of Pennsylvania a Filadelfia; il Department of Computer Science and Neuroscience della University of Southern California a Los Angeles; e il Brain Mapping Center della UCLA, sempre a Los Angeles.
È stato Presidente dello European Brain Behavior Society e della Società Italiana di Neuroscienze. È accademico dei Lincei. 

È del 1992 la scoperta dell’esistenza dei neuroni specchio, grazie alla quale saranno individuate le prime basi fisiologiche dell’empatia. Nel 1995 è scoperta la risonanza motoria nell’uomo. 

È inoltre membro dell’Academia Europæa, dell’American Academy of Arts and Sciences e dell’Accademia delle scienze francese dell’Institut de France. È membro onorario della Società Italiana di Neuroscienze di cui è stato presidente.

I numerosissimi premi, riconoscimenti e lauree honoris causa, oltre alle scoperte scientifiche, fanno del Prof. Rizzolatti uno dei massimi neuroscienziati a livello internazionale. Nel 2011 il Corriere della Sera, in occasione del 150º anniversario dell’Unità d’Italia, ha incluso le scoperte di Rizzolatti tra le dieci, prodotte dal genio degli scienziati italiani, da ricordare nella storia d’Italia.