Controlli della polizia a Pordenone. Ordine di allontanamento per 19 ragazzi

Nell’ambito dei dispositivi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio effettuati dalle articolazioni della Questura di Pordenone, verso le ore 16 di ieri, mercoledì 21 luglio, due equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante – effettuavano un controllo nel parcheggio cittadino “Park Candiani”, collegato alla stazione ferroviaria.

In particolare, gli Agenti accedevano nel vano scale adibito ad entrata ed uscita di emergenza dei piani interrati, nonché nei pressi della porta taglia-fuoco, dove individuavano un folto gruppo di ragazzi, che lì si erano radunati.

I poliziotti, quindi, accertavano come il gruppo avesse a disposizione bottiglie di superalcolici tipo vodka e lattine di birra con le quali sorseggiavano dei cocktail fatti al momento.

E ancora, i giovani ostruivano quasi completamente l’accesso alle scale ed agli ingressi, tanto da rendere difficoltoso il transito delle persone che, a vario titolo, attraversano tale area.

Gli Agenti delle Volanti, pertanto, procedevano ad identificare i 19 ragazzi, 14 dei quali minori degli anni 18; la maggior parte dei giovani identificati, risultava essere gravata, a vario titolo, da numerose segnalazioni e pregiudizi di polizia. Infatti, dagli accertamenti S.D.I., si riscontravano precedenti, per furto in abitazione, danneggiamento, lesioni, minacce, resistenza a P.U., stupefacenti, violenza privata, violazione di domicilio, armi, ubriachezza molesta, incendio e rissa.

Sussistendone, quindi, i presupposti normativi ex artt. 9 e 10 D.L. n. 14/17 c.d. “Decreto Minniti”, in materia di sicurezza urbana, venivano disposti diciannove ordini di allontanamento a carico di tutti i giovani, contestando la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 100 a 300 euro.

Sul punto, la norma prevede che “a tutela delle aree interne delle infrastrutture, fisse e mobili, ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano e delle relative pertinenze, chiunque ponga in essere condotte che impediscono l’accessibilità e la fruizione delle predette infrastrutture, in violazione dei divieti di stazionamento o di occupazione di spazi ivi previsti, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 100 a euro 300. Contestualmente all’accertamento della condotta illecita, al trasgressore viene ordinato, nelle forme e con le modalità di cui all’art. 10, l’allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto”.

Nel prosieguo dell’attività di accertamento e contestazione delle violazioni, un 16enne appartenente al gruppo estraeva dal suo pacchetto di sigarette una dose di sostanza stupefacente tipo “Hashish”, circostanza per la quale al ragazzino si contestava anche l’illecito amministrativo ex art. 75 D.P.R. 75/90, con sequestro della sostanza stupefacente.

Al termine dell’attività di controllo, gli Agenti invitavano i giovani ad allontanarsi, non prima di aver provveduto a ripulire e gettare nei porta-rifiuti le lattine di birra e le bottiglie di vodka, che gli stessi avevano al seguito.

Per quanto concerne i 19 ragazzi, a vario titolo residenti sia in città che in provincia, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Pordenone ha avviato ulteriori accertamenti in ordine alla posizione di un 19enne cittadino egiziano, per l’eventuale avvio del procedimento di revoca del permesso di soggiorno.

Laddove i giovani dovessero reiterare tale condotta, scatterà nei loro confronti il provvedimento di “DASPO URBANO”, con divieto di frequentare determinate aree della città per il periodo di dodici mesi.

Sul punto, il Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio rivolge un “invito affinché ci sia la massima attenzione a favore dei ragazzi e dei giovanissimi, al fine di salvaguardare in primis la loro salute ed incolumità fisica, come riscontrato dalla disponibilità di superalcolici, alcolici e sostanze stupefacenti, onde evitare e scongiurare eventuali pericolose devianze o derive negative, che potrebbero avere ulteriori e ben più gravi conseguenze per gli stessi”.