Coronavirus, cosa fare fino al 3 aprile 

Tenere dalle altre persone una distanza di almeno un metro, sì agli spostamenti per motivi sanitari, con febbre sopra i 37,5 chiamare il medico di base stando a casa ma senza andare al pronto soccorso. Sono solo alcune delle regole base per affrontare l’emergenza coronavirus. Per sensibilizzare tutti a comportamenti adeguati per contrastare il contagio, il vademecum promosso dalla campagna dall’hashtag #iorestoacasa ‘spopola’ su chat e social. 

Chi deve assolutamente stare in casa sono gli anziani e le persone immunodepresse o con patologie. Stop a messe e funzioni religiose. Bar, gelaterie e ristoranti possono restare aperti dalle 6 alle 18 assicurando però la distanza di sicurezza di un metro tra clienti. I centri commerciali sono chiusi nei festivi e prefestivi, fatta eccezione per i generi alimentari. 

Farmacie e parafarmacie sono aperte normalmente. Asili, scuole e università sono chiuse fino al 3 aprile. Stop a riunioni, convegni, eventi e manifestazioni. Chiusi pub, cinema, palestre, piscine, discoteche, musei e biblioteche. Nei comuni i servizi essenziali e urgenti sono garantiti, molti altri sono fruibili online.  

Tra gli interrogativi sollevati dal vademecum: ‘Posso andare a mangiare dai parenti? Non è uno spostamento necessario. La logica del decreto è quella di stare il più possibile nella propria abitazione per evitare che il contagio si diffonda’. E ancora, ‘posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti? Questa è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più a rischio quindi cercate di proteggerle dal contagio il più possibile’.  

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