Coronavirus: Regione, dialogo e risultati testimoniati dai fatti

Trieste, 9 set – Un confronto testimoniato dal numero di
incontri (tra gli altri, anche con i sindacati), di audizioni
(con l’illustrazione dei dati dell’epidemia) e di risposte alle
interrogazioni presentate in Consiglio regionale. Basta questo a
rendere oggettivamente irricevibile qualsiasi accusa di
indisponibilità al dialogo proveniente dalle sigle sindacali dei
pensionati di Cgil, Cisl e Uil.

Questo il concetto espresso oggi a Trieste, in sede di
Commissione III del Consiglio regionale, dal vicegovernatore del
Friuli Venezia Giulia durante la seduta dedicata alle audizioni
in merito alla gestione delle residenze per anziani nella fase di
emergenza da Covid-19.

In merito alla revisione delle procedure di accreditamento delle
case di riposo, come spiegato dall’esponente della Giunta, questo
intervento era stato programmato per il 2020 ma un evento
straordinario come il Covid ha, per evidenti motivi emergenziali,
rallentato l’avvio del provvedimento.

Un altro punto messo in evidenza dall’intervento del
vicegovernatore è quello relativo al regolamento delle case di
riposo che, come ricordato, è entrato in vigore nel 2015, nel
corso della passata legislatura.

A tal riguardo, anche in relazione all’introduzione della
condizione di promiscuità delle strutture, il rappresentante
dell’Esecutivo regionale ha sottolineato come all’epoca
dell’approvazione del regolamento le stesse sigle sindacali non
avanzarono le critiche di oggi.

Sul tema, comunque, il vicegovernatore ha annunciato di voler
traguardare il nuovo regolamento entro l’anno, partendo da alcuni
punti che incidono sugli standard. Tra questi: la definizione
degli spazi delle strutture e la qualità dell’assistenza
sanitaria dedicata agli ospiti; in riferimento anche alla
situazione eterogenea del territorio regionale, con ad esempio la
presenza di 50 strutture a Udine e di 100 a Trieste per lo stesso
numero di posti letto.

In merito ad altre contestazioni riportate nel documento siglato
dalle segreterie regionali della Triplice sindacale dei
pensionati, il vicegovernatore ha ricordato che la percentuale di
persone sottoposte a tampone nelle case di riposo del Friuli
Venezia Giulia ha raggiunto il 97 per cento, mentre il dato dei
contagiati all’interno delle strutture di Trieste è del 31,1 per
cento, a fronte di un 58,4 per cento a livello nazionale,
replicando in questo modo alle critiche sulla gestione Covid
nelle residenze per anziani dell’area giuliana. E’ stato poi
rimarcato come il documento dell’Istituto superiore di sanità sul
protocollo Covid per le case di riposo abbia fatto proprie le
indicazioni inviate da Regione Fvg, a riprova della qualità del
lavoro svolto.

L’esponente della Giunta regionale, infine, ha fatto un richiamo
ai concetti di rispetto per il lavoro svolto dal sistema
sanitario e di lealtà nei confronti della verità, soprattutto da
chi dovrebbe avere un ruolo terzo rispetto agli schieramenti
politici.
ARC/GG

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