Corsa per Haiti: programma domenica 21 maggio 2017

Corsa per Haiti

Il gran giorno è arrivato: Cividale del Friuli e le Valli del Torre e del Natisone spalancano le proprie porte alla colorata e pacifica invasione delle biciclette, degli appassionati, degli amici della Corsa per Haiti, che tra sabato 20 e domenica 21 maggio vivranno una due giorni indimenticabile. Un appuntamento irrinunciabile che sposa nel migliore dei modi la promozione di un territorio unico all’aspetto solidale che sempre contraddistingue gli eventi dell’Asd Chiarcosso Help Haiti, impegnata a costruire sull’isola caraibica una struttura di accoglienza e di ristoro per le bambine di strada haitiane.
Nel pomeriggio di sabato, alle 14.30, parte la Cronoscalata, da Savogna a Montemaggiore, valida come seconda prova del Trofeo dello Scalatore Acsi: sulla salita verso Stermizza, quasi 8 chilometri di un’emozionante apnea sulle due ruote, dovendo superare 700 metri di dislivello, gli appassionati del genere potranno cimentarsi su una delle strade più impegnative e conosciute dai bikers, nonché rigenerarsi, una volta in vetta, con il panorama mozzafiato che solo il comprensorio del monte Matajur sa regalare.
Domenica 21 maggio coincide invece con la giornata clou: da Cividale partirà la regina delle Corse per Haiti, la Granfondo di 141 chilometri, per l’occasione accomunata a una mezzofondo di 84, che porterà la carovana degli amici di Haiti su strade conosciute già ai tempi dei Romani e poi dei Longobardi. Un territorio dalla bellezza meravigliosa, che nel giro di un paio d’ore di pedalate in mezzo alla natura regalerà ai partecipanti della Corsa per Haiti un tuffo nella natura più pura. Dai gioielli ducali del cividalesi, patrimonio dell’Unesco, alle ripide salite verso Montemaggiore, attraverso la delicata ed orgogliosa valle del Natisone, toccando paesi che paiono colorati quadri di pittori fiamminghi: Savogna, Montemaggiore, Cepletischis, Clodig, Drenchia, Crai, Tribil Stregna, Scrutto… Sarà difficile per i ciclisti non innamorarsi di questi luoghi, come successe già dodici mesi fa, in occasione del passaggio del Giro d’Italia, capace di tingere di rosa ogni metro di asfalto sul quale i professionisti prima e gli amatori una settimana dopo sono passati.
Rientrando poi verso Cividale, chi si fermerà per il traguardo della MezzoFondo potrà perdersi nell’abbraccio del “Villaggio Ospitalità”, nei pressi del palasport Longobardo in via Perusini. Chi invece proseguirà sul percorso completo della Granfondo andrà alla scoperta delle Valli del Torre, salite meno aspre, ma considerate rasoiate di grande impatto dai ciclisti che, anno dopo anno, salgono a Faedis, Attimis Cima Porzus, Canebola, il Canal di Grivò e Valle, posti dove la storia recente e il ricordo delle sinistre vicende della Seconda Guerra Mondiale fanno da contrasto a un territorio di rara bellezza, immerso nel verde, quasi disegnato da un artista che voglia farsi amici i ciclisti e gli appassionati delle due ruote in generale.
I numeri dell’edizione 2017 di una manifestazione che compie quest’anno il proprio venticinquesimo compleanno, sono strepitosi: circa 800 iscritti, senza contare quelli che solo all’ultimo decideranno di indossare il pettorale, una macchina organizzativa formata da centinaia di volontari, che si disimpegneranno tra il Villaggio ospitalità e il percorso. Migliaia di persone che, per una giornata, vivranno a Cividale del Friuli e le Valli del Torre e del Natisone, un’esperienza sportiva e di condivisione senza pari.