Covid: Riccardi, entro settimana bozza accordo con medici di base

Oltre a tamponi sarà prezioso apporto mdmg per assistenza
domiciliare

Palmanova, 8 nov – “Con il coinvolgimento importante degli
Ordini dei medici del Friuli Venezia Giulia, i cui vertici hanno
tutti manifestato massima collaborazione e unità d’intenti con la
Regione, entro una settimana contiamo nella bozza dell’accordo
con cui, oltre a venir recepiti formalmente i contenuti
dell’accordo collettivo nazionale firmato dal ministro Speranza
con il sindacato Fimmg-Federazione dei medici di medicina
generale in merito all’attività di tamponamento, verranno
affrontati altri due settori essenziali per consentire di
affiancare la preziosa opera dei medici di medicina generale alle
strutture ospedaliere e ai Dipartimenti, oggi in grave
sofferenza: l’attività di refertazione e l’assistenza ai pazienti
in isolamento”.

Lo ha reso noto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, al termine della
videoconferenza con i presidenti degli Ordini dei medici e i
vertici amministrativi e sanitari delle tre Aziende.

Nel corso del confronto, Riccardi ha illustrato il quadro attuale
della situazione che registra la curva del contagio da Covid 19
in forte ascesa e due fenomeni che, rispetto alla prima fase,
preoccupano l’organizzazione del Sistema sanitario regionale: la
crescente domanda di posti letto per ricoveri a bassa e media
intensità – per cui il Fvg sta proseguendo una poderosa
operazione di riconversione, che a breve riguarderà anche
l’ospedale di San Daniele – e l’esponenziale numero di persone in
isolamento.

“Se la curva non fletterà subito, ai 300 posti letto attuali già
occupati dovremo – calcola Riccardi – riorganizzarne altrettanti.
I modelli di cui disponiamo presentano proiezioni in
significativo rialzo per contagi e isolamenti. Basti un solo dato
per fare capire l’urgenza di disporre di tutte le forze in campo:
al 21 ottobre di quest’anno gli isolati erano 2000, oggi sono
circa 7.300. E’ in questo quadro che un apporto massiccio
nell’assistenza domiciliare da parte dei medici di base potrà
intervenire laddove il sistema ospedaliero, delle residenze, dei
Dipartimenti è già in affanno”.

Nel ringraziare la Regione per aver organizzato un momento di
confronto e di opportuna informazione diretta, che nell’auspicio
dei presidenti degli Ordini dei medici dovrebbe non interrompersi
mai, tutti i quattro rappresentanti territoriali si sono messi a
disposizione per raccogliere la più ampia e convinta adesione dei
medici di medicina generale nel contrasto all’emergenza pandemica.
ARC/EP/al

Powered by WPeMatico