Covid: Riccardi, misure per ridurre variante inglese nell’Isontino

Palmanova, 21 feb – “Le misure restrittive riguardanti in
particolare l’Istituto comprensivo di Gradisca d’Isonzo sono
dovute a un forte e pericoloso legame epidemiologico con il
focolaio di Covid (variante inglese) emerso nei giorni scorsi
all’interno di un’azienda monfalconese. La chiusura della scuola
è quindi necessaria, vista l’alta capacità di trasmissione di
questa forma del virus specialmente tra i più giovani”.

Lo ha detto oggi il vicegovernatore con delega alla Salute del
Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso della
riunione in videoconferenza con i rappresentanti istituzionali
dell’Ambito territoriale dell’Azienda sanitaria universitaria
Giuliano Isontina.

Le operazioni di contact tracing, come ha spiegato Riccardi, sono
iniziate lo scorso 11 febbraio quando sono emersi i cinque casi
con variante inglese. Di questi, due sono dipendenti di
un’azienda di Monfalcone e gli altri tre loro familiari.
A quel punto è partita l’attività del Dipartimento di
prevenzione, con 500 dipendenti della stessa azienda sottoposti a
tampone molecolare e l’estensione dei test anche a cinque
istituti scolastici e altre tre aziende.

Allo stato attuale si registra quindi un focolaio complessivo di
79 positivi (composto da dipendenti, familiari e conviventi), di
cui a cinque è stata rilevata la variante inglese. I contatti
stretti sottoposti al regime di quarantena sono circa 90.

“La contagiosità maggiore della variante inglese impone a tutti
la massima attenzione – ha ribadito Riccardi -, perché il
diffondersi di questa forma di Covid rappresenterebbe un serio
rischio per la tenuta del nostro sistema ospedaliero. Quindi,
consapevoli dei disagi che determinati provvedimenti come la
chiusura di una scuola possono creare, non bisogna in alcun modo
sottovalutare un fenomeno che comporta un concreto pericolo,
anche per i più giovani”.
ARC/GG

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