Covid: Riccardi, via a riorganizzazione per garantire cure intermedie

Trieste, 25 ott – “In questa fase dell’emergenza il sistema
sanitario regionale sta avviando un’azione di riconversione dei
posti letto per garantire la continuità dell’assistenza ai
pazienti che non necessitano più delle cure tipiche della fase
acuta. Quest’azione eviterà anche la saturazione dei reparti
dedicati alle cure non intensive permettendo un più rapido
turnover dei pazienti”.

Lo ha annunciato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, evidenziando che “in tal
senso, l’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina ha
stipulato accordi specifici con strutture private, mentre per
quanto riguarda l’Azienda sanitaria universitaria Friuli
Centrale, da domani saranno sospese, in via temporanea per essere
poi riprese al termine dell’emergenza, le attività dei Punti di
primo intervento dei presidi ospedalieri di Gemona del Friuli e
Cividale per incrementare la disponibilità di ulteriori 10 posti
letto dedicati alla terapia intensiva all’ospedale di Udine e di
mettere a disposizione 10 posti letto di Rsa in ospedale a
Palmanova per accogliere persone colpite dal Covid in via di
miglioramento. Inoltre, la Rsa attualmente attiva nel presidio
ospedaliero di Gemona sarà riconvertita in una Rsa riabilitativa
post Covid e per l’assistenza a chi ha superato la fase più
critica con una quarantina di posti letto. Al termine di questa
emergenza epidemiologica a Gemona, dando seguito a quanto
programmato, prenderà avvio il centro specializzato di
riabilitazione cardiologica e neurologica in collaborazione con
il Gervasutta, con la riattivazione del punto di primo
intervento”.

Il vicegovernatore ha precisato che “azioni simili sono in fase
di attuazione anche da parte dell’Azienda sanitaria Friuli
Orientale, dopo la riconversione della Residenza socialmente
assistita di Sacile in reparto per pazienti Covid, che consentirà
di mettere a disposizione 40 posti letto per soggetti positivi al
Coronavirus in ospedale a Pordenone”.

Riccardi ha quindi rimarcato che “questa nuova fase
dell’emergenza richiede ancora una volta grande senso di
responsabilità da parte dei cittadini e delle istituzioni.
Ringrazio quindi i sindaci di Gemona e Cividale, che hanno
compreso la situazione, assieme ai quali abbiamo spiegato alla
popolazione le misure necessarie a salvaguardare la sicurezza
sanitaria della nostra regione. Dispiace che tale senso di
responsabilità pare non aver attecchito a Palmanova, dove si
continua a condurre una battaglia strumentale solo a beneficio
del consenso del primo cittadino”.
ARC/MA

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