E’ cominciata la tre giorni del Dalai Lama, sua santità Tenzin Gyatso, a Udine. Stamattina, in una giornata baciata da uno splendido sole, il Dalai Lama, presentatosi in Castello con quasi tre ore di ritardo dovute a problemi di volo, si è presentato ricevendo i saluti delle autorità e ha dato alla stampa la possibilità di porgli alcune domande.
A Udine il Dalai Lama è venuto grazie al centro buddista Cian Ciub Cio Ling di Polava di Savogna e parteciperà nei prossimi giorni anche a degli incontri organizzata al centro Balducci di Don Di Piazza e a delgi incontri con l’ateneo udinese.
La sensazione questa mattina è stata comunque, felice di essere smentito dai fedeli buddisti, di un incontro con un’autorità politica morale più che con un’autorità religiosa. Sarà stato forse l’ambiente, con tutti le autorità locali a dare il benvenuto al Dalai Lama, saranno state le domande della stampa, eppure la sensazione che ho avuto questa mattina è stata quella di una specie di Gandhi in esilio dal suo paese.
Infatti le domande si sono concentrate su guerra e religione “non sono le religioni che portano la guerra e l’odio”, sulla speranza in riferimento alla recente enciclica di benedetto XVI “la speranza è alla base dell’esisitenza”, sul tema mondiale dell’emigrazione raffrontato al Friuli, antica terra di emigranti che ora si oppone all’arrivo in massa di stranieri “ è dovuta al grande gap economico fra mondo ricco e mondo povero” e sulle prossime olimpiadi che saranno ospitate dalla Cina, paese che ha invaso il Tibet “mi auguro che in Cina, il governo, gli intellettuali e gli imprenditori risolvano la non esemplare situazione del rispetto dei diritti umani, della libertà religiosa e di stampa.”
In ogni caso la massima autorità religiosa buddista ha dato l’impressione di essere lontano anni luce dagli atteggiamenti di un politico dimostrandosi affabile e umile, una specie di profeta illuminato per una via diversa da quella proposta dal edonismo sfrenato e nichilista del mondo occidentale.
L’ARRIVO IN CASTELLO A UDINE
INCONTRO CON LE AUTORITA’
INCONTRO AL TEATRO GIOVANNI DA UDINE