Dall’Interreg Italia-Austria 2014-2020, nuovi fondi per valorizzare e promuovere il territorio

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Il turismo salutare, legato al benessere e all’area montana e gli itinerari di fede e cultura. Continuando nello sviluppo della strategia di promozione del turismo lento avviata dal 2008, su questi due filoni la Provincia di Udine ha partecipato, in qualità di partner, alla presentazione di altrettante progettualità a valere sul primo bando del programma di cooperazione territoriale transfrontaliera Interreg V – A Italia Austria 2014-2020. Le proposte hanno ottenuto una valutazione positiva e permetteranno all’Ente di conseguire un finanziamento complessivo di 285 mila euro.  I lead partner stanno sottoscrivendo i contratti di finanziamento, e a breve inizieranno le attività di realizzazione dei due progetti che la Provincia di Udine ha voluto calare su realtà del territorio provinciale con le quali ha già iniziato un percorso di condivisione. Esprime soddisfazione per l’ottimo risultato che permetterà di porre in essere nuove iniziative di valorizzazione del territorio provinciale, il vicepresidente della Provincia di Udine Franco Mattiussi con delega ai progetti europei e finanziamenti comunitari.  “Ancora un obiettivo importante conseguito da questa amministrazione che dimostra di saper cogliere le opportunità per ottenere nuovi finanziamenti confermando le competenze già dimostrate in passato nella partecipazione alle progettazioni europee. Negli anni scorsi abbiamo portato a casa 12 progetti per complessivi 1 milione 848 mila euro. Purtroppo questa riforma nefasta dissuade la Provincia di Udine dall’assumere il ruolo di  Lead partner. Speriamo di non perdere opportunità importanti per il territorio”.

A superare la selezione e ad ottenere il cofinanziamento dei fondi FESR, sono stati il progetto “Winhealth” che si prefigge di promuovere il turismo alpino intercettando le richieste, in continuo aumento, di un’offerta turistica, che superi il concetto di stagionalità, legata alla ricerca del benessere psico-fisico i cui contenuti essenziali sono gli elementi naturali, la pratica sportiva, la qualificazione delle strutture ricettive e degli operatori turistici. L’area pilota per lo sviluppo del prodotto turistico comprende il polo sciistico dello Zoncolan e la zona termale di Arta Terme dove le potenzialità per lo sviluppo di un’offerta turistica salutare possono essere sfruttate massimizzando le sinergie tra servizi terapeutici e sport invernali. Lead partner è l’Università Paracelsus di Salisburgo. Il secondo progetto “Romea Strata itinerario transfrontaliero di fede e cultura” coinvolge un territorio a livello provinciale più vasto (25 comuni) ed è finalizzato a creare un’offerta turistica partendo dal recupero della memoria storica e culturale attorno all’antico sistema di itinerari religiosi che dal nord Europa si dirigevano a Roma. Capofila il comune di Schio insieme alla Diocesi di Vicenza. Su questo progetto la Provincia di Udine ha già investito 40 mila euro di fondi propri, di cui 30 mila per la cartellonistica e 10 mila per una guida Touring. L’ambizioso obiettivo su cui si sta impegnando palazzo Belgrado, che va anche oltre lo stesso progetto, è quello di pervenire al riconoscimento europeo del cammino religioso della “Romea Strata”, tanto da collocarlo al pari dei grandi itinerari europei “Cammino di Santiago de Compostela – Via Francigena” ed altri.

Due, invece, i progetti in attesa di valutazione presentati sul primo avviso del Programma di cooperazione territoriale Interreg V Italia-Slovenia 2014 – 2020 per quasi 400 mila euro complessivi. In entrambi i casi si tratta di iniziative in continuità con esperienze precedenti. Nello specifico “Herisoltaste” è mirato all’individuazione di un itinerario enogastronomico transfrontaliero pilota (partendo dall’esperienza delle strade del vino) e “Pot Miru-Sentieri di pace nelle Alpi all’Adriatico” ha come finalità la promozione di un itinerario escursionistico transfrontaliero, da candidare a Patrimonio Unesco, che ha come punto focale lo scenario degli eventi bellici che hanno caratterizzato il territorio dell’area interessata nel primo conflitto mondiale.