Demolizione del vecchio Ospedale di Palmanova

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Da oggi comincia ufficialmente l’opera di demolizione del vecchio Ospedale di Palmanova. Al suo posto sorgerà un nuovo complesso composto da 40 appartamenti di edilizia convenzionata e una serie di servizi socio-sanitari, utili a tutta la Fortezza e al territorio circostante. I lavori di demolizione, che interesseranno solo la parte più recente del fabbricato, salvaguardando la parte storica, dureranno un paio di mesi. Per il 2020 è previsto il completamento delle prime strutture.

Il Sindaco di Palmanova, Francesco Martines: “Impegno mantenuto. Questa è una giornata storica perche si demolisce e si riqualifica un’area ferma da vent’anni. Partire con un intervento su una zona così ampia, significa rimettere in moto tutta la città, favorendo la nascita di nuove iniziative edilizie e nuovi servizi funzionali anche ad uno sviluppo turistico. Questi creeranno quindi lavoro e spingeranno sempre più persone a stabilirsi a Palmanova. Un ringraziamento deve andare alla Regione e ai proprietari del terreno. Oggi si comincia e nei prossimi anni ne vedremo tutti i risultati”.

E aggiunge: “Oltre a tutto questo potremo anche riaprire la Strada delle Milizie. La riqualificazione di quest’area coincide con la prossima riapertura del terzo anello, conseguente al posizionamento della nuova stazione delle corriere adiacente l’ex caserma Ederle.”
Questo progetto è il frutto dell’applicazione delle legge regionale sul Riuso. “Oggi dimostriamo che questa legge ha contribuito a far ripartire l’economia del comparto edile in Friuli Venezia Giulia salvaguardando il principio del contenimento del consumo di suolo, anzi promuovendo convintamente il riuso” commenta l’assessore regionale alle infrastrutture Mariagrazia Santoro, presente all’inizio della demolizione.
L’opera è infatti frutto della variante urbanistica 61, approvata dal Comune di Palmanova, e della legge regionale sul Riuso degli immobili nei centri storici. Questo progetto è infatti risultato primo nella graduatoria del “canale imprese” della suddetta legge. L’intervento prevede un investimento totale di oltre 5 milioni di euro, di cui un milione e trecentomila di fondi regionali.
L’assessore regionale Mariagrazia Santoro ha anche ricordato che “il canale contributivo per il riuso di immobili abbandonati nei centri storici ha avuto finora una copertura finanziaria di 31 milioni di euro con cui stiamo sostenendo il recupero di 745 alloggi in 191 comuni di tutta la regione”. A questi si aggiunge il rifinanziamento del canale contributivo per la riqualificazione di centri minori, borghi rurali e piazze, con una copertura di 18,8 milioni di euro per circa un centinaio di interventi in altrettanti comuni su tutta la regione.
E conclude: “Quella di oggi è un’iniziativa importante che si innesta nella più ampia politica di contenimento del consumo del suolo che in tre anni ha collocato il Friuli Venezia Giulia tra le tre regioni italiane in controtendenza rispetto all’uso di territorio, come recentemente confermato dal rapporto annuale dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), in linea con le aspettative della Comunità Europea che ha imposto un consumo di suolo zero entro il 2050”.