Dewey Dell 17 Aprile 2010 Teatro S.Giorgio

aellevide
Il lavoro si concentra soprattutto sulla creazione di un vuoto tra due personaggi. Due animali. Due figure. Due disegni. Il primo. Rosso. Il Gallo. Il secondo. Bianco. Lo Scorpione. Due caratteri che si rispecchiano nell’espressione, nel comportamento, nel movimento. Pare esista un vago, lontano riferimento al “cartone animato”, all’ “animazione”. Ogni tanto affiorano voci spezzate e mosse da un tormento. Forse le voci di brandelli di cartoons depositati nella nostra memoria? Il movimento del Gallo è altero; scruta e osserva lo spazio come se fosse il depositario di un mistero. Il movimento dello Scorpione è l’immobilità precisa, sicura, mentale, di chi si trova nella stasi prima di attaccare. C’è un’eleganza impalpabile, inenarrabile, arcana. Il rosso del Gallo, il suo colore diventa il suo movimento. Il bianco dello Scorpione, la sua sospensione diventa la sua voce. Il nero dello spazio diventa il tempo di una relazione vuota. Forse mi trovo di fronte ad un’idea di cartone animato. Semplicemente. Teodora Castellucci

Dewey Dell è stata creata nel 2007 dalle nuove generazioni della famiglia Castellucci, cresciute nella fucina della Socìetas Raffaello Sanzio, per muovere ora i suoi passi con indipendenza imponendosi fra le più brillanti formazioni emergenti italiane. I fratelli Teodora, Demetrio e Agata Castellucci assieme all’amico fraterno Eugenio Resta portano a nuovi risultati l’esperienza compiuta nella scuola di formazione e movimento ritmico della Stoa di Cesena, e ne nasce un nuovo linguaggio, una nuova esplorazione del mistero, che connette performance, musica, luce e animazione. Il nome Dewey Dell, arrivato in ritardo rispetto al coagularsi della formazione attorno alla personalità di Teodora Castellucci, è un omaggio a Faulkner e alla giovane ragazza di Mentre morivo, sotto il cui sguardo la compagnia cesenate si appresta a vagare sui sentieri impervi che conducono all’abisso.
Adele Cacciagrano

a seguire, dalle 22.30 dj set Black Fanfare/Demetrio Castellucci
nello spazio lounge

La musica di Black Fanfare/Demetrio Castellucci segue attualmente due arterie parallele e di natura diversa: canzoni melodiche vicine ad un sentire “pop” convivono con più severi combattimenti ritmici sulle soglie della musica elettronica/elettroacustica. Tutto questo trova i suoi germogli in ciò che c’è stato in precedenza. Demetrio Castellucci è nato nel 1989 a Cesena. Dal 2004 al 2008 ha creato la musica dei balli della Stoa di Cesena, scuola di movimento e pensiero, stampando anche un album (intitolato “Stoa”) con dodici pezzi estratti dagli spettacoli. In questa esperienza ha elaborato un vero e proprio dialogo tra il gesto coreografico e il suono, elementi che si compenetravano e sfumavano i loro contorni per incontrarsi sullo stesso terreno. Ha fondato insieme a Michele Bruzzi, nel 2005, Icon Icon, progetto di musica elettronica che lo ha avvicinato alla melodia e alla materia vocale. Alla fine del 2007 si è avvicinato al mondo della performance musicale con “Muta/rat-tat-tat” di Davide Savorani, presentato anche al Careof di Milano e alla Galleria Civica di Trento. Nello stesso anno ha continuato il suo percorso musicale in relazione al movimento coreografico creando le musiche per gli spettacoli di Dewey Dell, gruppo di danza fondato insieme alle sorelle Agata e Teodora ed Eugenio Resta e che ha prodotto à elle vide nel 2007 (portato in numerosi festival italiani ed esteri e vincitore del premio speciale gd’a 06/07), “Kin Keen King” 2008. Nella formazione live (a cui si aggiunge Eugenio Warrior Resta Drena Blanda alle chitarre, tastiere e violoncello) Black Fanfare ama muoversi nella penombra.

biglietto unico con prima consumazione 10 €

17 aprile 2010, ore 22
cortocircuiti – performance, dj set & Ginger bar
Udine, Teatro S.Giorgio

Dewey Dell

À ELLE VIDE

coreografia, scena, costumi Teodora Castellucci
con Teodora Castellucci, Agata Castellucci
musiche originali Demetrio Castellucci
luci e assistenza alla produzione Eugenio Resta
una produzione Dewey Dell / Fies Factory One

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