Diario elettorale: Gottardo e il PDL a Udine, chi farà il coordinatore e chi il sindaco?

Gottardo è in gran forma, s’intuisce dal tono con cui narra il tourbillon provocato dal monumentale Berlusconi di nuovo nell’agone. Giudica positivamente la scelta e anzi, descrive: “Ha  sbloccato una situazione che ormai si stava trascinando da settimane, fra il calo vertiginoso dei consumi, l’IMU in scadenza la prossima settimana e le aziende in crisi, Berlusconi ha risolto la questione del nostro paese”. Aggiunge: “Ora si tratta di perfezionare il partito di Tondo per le regionali e poi risolvere la questione Udine. Su Udine, m’impegnerò personalmente”.
Bene, procedamus su altri piani, si sfiora la questione del coordinatore udinese, c’è il nome (lo dice…), ma occorre un elemento di chiarezza che ad oggi non c’è. S’interroga: “Colui che vuol fare il coordinatore cittadino, farà poi campagna per l’eventuale candidatura di Riccardi? Non vorrei rivedere il film già visto a Pordenone. De Anna poteva essere il candidato ideale, poi, incomprensioni di natura personale hanno fatto sfumare l’opportunità”.  Gottardo teme che il modello Pordenone venga applicato nel capoluogo bagnato dal Cormôr.

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