Pronti 230 mila euro per la digitalizzazione delle imprese delle province di Pordenone e Udine. Parte oggi (mercoledì 10 aprile) il nuovo bando per i voucher 4.0 lanciato dalla Camera di commercio, in un’iniziativa che vede agire contemporaneamente tutte le Camere d’Italia, per permettere alle aziende di agganciare la quarta rivoluzione industriale. Per ciascuna impresa saranno messe a disposizione risorse con due tipi di voucher. a seconda della spesa sostenuta, da 5 o 10 mila euro, che potranno essere utilizzati dagli imprenditori per acquistare servizi di consulenza, formazione e tecnologie in ambito 4.0.
Le aziende avranno tempo fino al 15 luglio (alle ore 21) di quest’anno per richiedere l’erogazione del voucher. Potranno beneficiare delle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese che presentano un progetto, come indicato nel bando, pubblicato sui siti www.pn.camcom.it e www.ud.camcom.it.
Le domande da parte delle imprese potranno essere inviate esclusivamente via Posta elettronica certificata (Pec), agli indirizzi contributi.ud@pec.pnud.camcom.it per le imprese con sede nella provincia di Udine e cciaa@pn.legalmail.camcom.it per quelle della provincia di Pordenone.
A livello nazionale, le Camere di Commercio mettono a disposizione dell’innovazione del sistema imprenditoriale ben 15,5 milioni. Salgono così a 44 milioni euro le risorse complessive stanziate dal Sistema camerale da quando a giugno 2017 è stata avviata la rete degli 88 Punti Impresa Digitale (Pid) delle Camere di commercio presente in tutta Italia, per favorire la diffusione della cultura e della pratica della digitalizzazione. Tra il 2017 e il 2018 sono state già circa 4mila le imprese che hanno avuto accesso ai 28,5 milioni di euro erogati attraverso i voucher.
E quest’anno rispetto alle scorse edizioni ci sono importanti novità per la spendibilità delle risorse assegnate. I voucher potranno, infatti, essere investiti non più solo in formazione e consulenza, ma anche per l’acquisto di nuove tecnologie, macchinari e software 4.0 da inserire in azienda fino ad un massimo del 50% delle spese ammissibili