E’ morto Luciano Lunazzi. Aveva 65 anni

lunazzi zico

Il pittore friulano Luciano Lunazzi è stato trovato ieri dal fratello nella sua abitazione di via Albona stroncato da un malore.

Biografia

Nato in Friuli a Ovaro nel 1952 , Lunazzi all’età di sette anni , nel 1959, si trasferisce in Svizzera a Couvet con la sua famiglia. All’ età di 16 anni sposa la filosofia Hippy e attirato dalla libertà ,” peace and love “, e mosso dalla curiosità dei cambiamenti di costume di quei tempi , decide di andare alla scoperta del mondo . Poca tv e poca radio , se vuoi mangiare cinese devi andare in Cina, messicano in Messico. Luciano così, dà inizio alla sua vita di viaggiatore alla scoperta della gente e delle sue abitudini e lascia la Svizzera nel 1973. Il suo primo grande viaggio è alla volta dell’India , Afghanistan, Pakistan , Grecia ,Turchia e Iran partendo da Amsterdam con il famoso Magic-Bus (ricordato dalla canzone degli The Who ) per arrivare a Nuova Delhi e Katmandu .
Tornato in Italia una notizia terribile lo aspetta ; la morte della madre lo porta in una profonda crisi e decide di rimanere per tre anni vicino al padre e al fratello rimettendosi a fare quella professione studiata alla scuola Svizzera , ossia panettiere e pasticcere . Lavora a Buja fino al 1979 , poi, di nuovo pronto e carico di entusiasmo parte alla volta del Messico per sette mesi per poi trasferirsi in California ( Berkeley) , dove assapora e vive di riflesso alla Beat Generation per 8 anni fino al 1988. Ha iniziato a dipingere a 42 anni da autodidatta , in una fase di ripensamento della sua vita spinto da una necessità : ” ridare qualcosa alla gente , qualcosa di suo , molto personale, un offerta , un regalo alle persone buone” . Luciano parla 5 lingue! Tutte assimilate ed apprese relazionandosi quotidianamente con persone di tutto il mondo!
Un giorno era a lavorare in Germania e come per istinto ha comprato tutto il necessario per iniziare questa nuova passione . La sua tecnica pittorica inizia così a spaziare dal collage alla tecnica mista, dall’ acrilico al pennarello e tutto creato su carta . Sicuro e convinto di aver intrapreso questo nuovo percorso , parte alla volta della Spagna e decide di fare l’artista di strada. Si trasferisce da Colonia a Ibiza negli anni 90′ . Qui in terra iberica scopre e “trova” il Cartone , che diventerà nel corso degli anni il suo supporto prediletto , ricercato sia per grammatura che per dimensione. Acquista un carrellino e con questo , carico dei suoi lavori , inizia a venderli con successo mantenendosi e promuovendo la sua arte. Nel contempo si dedica anche alla creazione di T-Shirt pop , ma decide di continuare con le sue pitture . Visto che la stagione turistica chiude ad Ottobre decide di spostarsi a Tenerife per 2 anni. Spinto dalla necessità di affermarsi veramente come pittore piuttosto che venditore , decide di scegliere Barcellona come destinazione, cercando di entrare nel mondo delle gallerie d’arte e continuando comunque a vendere le sue opere per la città . In questo periodo inizia ad amare e apprezzare i Surrealisti Dalì e Mirò , le architetture di Gaudì. In quegli anni Barcellona si proiettava sui giovani , città aperta , capitale della creatività in tutti i settori. L’ avventura in terra catalana si può dire conclusa nel 2002 ; da qui riparte verso San Firmino di Pamplona dove apprezza l’opera di Hemingway ,( proprio qui il grande scrittore festeggiò i suoi 60 anni ), poi Saragozza per arrivare in Andalusia . Un anno di viaggi in corriera , mantenendosi sempre vendendo i suoi lavori fino al 2004. Torna a Udine per un anno , abbandona l’arte per poi ricominciare a produrre in terra friulana e dal 2006 ritrova un nuovo pubblico di appassionati interessati alla sua attività artistica. La prima mostra a Udine fu nel marzo del 2007 presso Caffè Caucich . Lunazzi è promosso ripetutamente dalla Provincia di Udine e da nobilissime Associazioni Culturali quali : ” Venti d’Arte ” e ” Vicino / Lontano ” , è creatore e ideatore della copertina del CD emblema per i trent’ anni di “Radio Onde Furlane “, lo trovate in You Tube con un video realizzato da Andrea Scalone con musiche di Steve Nardini dal titolo ” L’uomo di Cartone “. L’ inserimento di segni tribali , vengono affrontati dall’artista in modo ingegnoso e con vigore ; i suoi messaggi , talvolta ironici , lasciano spazio alla polemica più profonda ed affrontano , grazie alla poetica artistica maturata , temi del sociale importanti e a volte scomodi . Lunazzi si diverte a giocare con la fantasia e da questa riesce a trovare un appiglio continuo con la realtà , la quale non è altro che il racconto della sua vita che è stata all’ insegna dell’avventura e del vivere alla giornata. Ogni segno aggiunto , inciso e imposto sui Cartoni , porta con se l’ esperienza e l’apprendimento di tutto il suo bagaglio culturale. I suoi strani e bizzarri personaggi come i “Bamboccioni” , “Cagnolini nervosi “, ” Magic bus”, sono realizzati con la purezza del disegno, dandone un effetto immediato dialogando e comunicando in perfetta sintonia con i propri fruitori. Il fatto di voler mettere sul Cartone oggetti quotidiani elevandoli a manifestazione artistica si può idealmente collegare al movimento svizzero Dada , ma completamente spogliato da quella carica anarchica , provocatoria e critica. In lui si può ritrovare Richard Hamilton , uno dei fondatori della corrente artistica Pop Art , il quale aveva ritagliato dai giornali dell’epoca , alcune immagini stravaganti ; si parla dunque di una serie di artisti che recepiscano un’arte si seria , ma allo stesso tempo provocatoria . Dietro a questa serie di immagini apparentemente grottesche , poco curate e primitive si celano tutte le contraddizioni dell’uomo moderno. La combinazione eclettica dei vari Cartoni , recuperati alla chiusura notturna dei locali del centro come l’osteria “Pieri Mortadele” , in cui applica collage e pezzi di giornale di riviste acquistate nei mercatini dell’usato , ottengono un esito interessante , imprevedibile , creativo e gioioso in cui viene suggellata la vera arte underground attraverso messaggi e stili di vita alternativi in opposizione al sistema . L’artista odia la violenza , ama la diversità e l’avventura , egli è cittadino del mondo anche se legato alla sua terra. Luciano ha smesso di viaggiare. Ora è convinto che sia giunto il momento in cui sarà la sua arte ad andare in giro mentre lui resterà fermo , per questo corazza le sue opere sui cartoni a forma di Bus , con ruote ricavate da vecchi Vinili , augurando a loro di percorrere tanta strada almeno quanta ne ha percorsa lui.

( https://www.facebook.com/lunazziluciano/ – Raffaella Ferrari )