Eaton (2): Regione e sindacati, serve verifica piano industriale

Trieste, 17 dic – Dopo l’incontro di questa mattina con i
rappresentanti di Eaton Italia, la Regione, con il vicepresidente
e l’assessore al Lavoro, ha ricevuto nel pomeriggio le
rappresentanze sindacali (Rsu, Fiom, Cisl e Uil) e il Comune di
Monfalcone, ai quali ha riferito i contenuti del confronto con
l’azienda sul futuro dello stabilimento isontino.

La Regione, in accordo con i sindacati, ha ribadito la necessità
di mantenere il sito produttivo confermando che ciò è quanto
chiederà al tavolo nazionale convocato al ministero per lo
Sviluppo economico il prossimo 25 gennaio. Un appuntamento
importante nel corso del quale la Regione pretenderà la verifica
del piano industriale, posto che l’azienda dovrà giustificare in
modo oggettivo una scelta di chiusura così repentina, che non può
essere motivata esclusivamente da improvvise ragioni finanziarie,
ma da scelte strategiche di lungo periodo.

La Regione ha stigmatizzato come poco etico e socialmente
irresponsabile il comportamento della multinazionale, che mette a
rischio il futuro di 157 lavoratori, con un’età media superiore
ai 45 anni.

I sindacati hanno chiesto di scongiurare la chiusura e di
cogliere inoltre l’occasione del tavolo nazionale per segnalare
la necessità di un adeguamento del sistema degli ammortizzatori
sociali che, in caso di crisi come questa, lascia poco tempo ai
lavoratori per trovare alternative alla disoccupazione.

Resta prioritario, per Regione e organizzazioni sindacali, il
mantenimento del sito produttivo per non depauperare l’area
giuliana di un tessuto industriale fatto di grandi e piccole
imprese. Dello stesso avviso il Comune, secondo cui la chiusura
del sito industriale, ricade sul sistema città rimasto scioccato
da questo evento.

Le parti hanno concordato quindi sulla necessità di ripartire dal
piano industriale e di indurre l’azienda a condurre un serio
percorso di innovazione produttiva e nuovi investimenti.
ARC/SSA/ep

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