Educazione e sport: presentata la Carta Etica del Comune

14_06-carta-etica_2Sono ben 52 le associazioni sportive che nella serata di martedì 13 giugno, in sala Ajace, hanno partecipato alla presentazione della nuova “Carta Etica dello Sport” del Comune di Udine, documento con cui l’amministrazione comunale fissa regole e obiettivi per promuovere una cultura dello sport come luogo di educazione a una vita sana, di amicizia, e di solidarietà, di inclusione e integrazione.

«Questo documento – sottolinea l’assessore all’Educazione, Sport e Stili di Vita, Raffaella Basana – è il frutto di un ampio confronto con numerose realtà del mondo dello sport, dalle associazioni sportive impegnate in sport diversi con attività rivolte a persone di ogni età ed abilità all’azienda sanitaria, dalle associazioni di genitori ai professori universitari impegnati nel campo dell’educazione e dell’etica sportiva, dai docenti di scuola secondaria di primo grado al Coni. È stato un percorso fruttuoso, ricco di spunti, e per questo ringrazio tutti i partecipanti che hanno messo a disposizione il proprio contributo: questa Carta Etica vuole essere un punto di partenza per un rinnovamento culturale diffuso e partecipato che porti a promuovere lo sport e a valorizzare il suo rilievo in ambito educativo, sociale e di salute».

Nel corso della presentazione della Carta sono intervenuti Alessandro Talotti del Coni, Daniele Fedeli dell’Università degli Studi di Udine, Luca Grion dell’Istituto Jacques Maritain, Giovanni Ottoboni dell’Ordine degli psicologi di Udine, Claudio Bardini, referente regionale per l’Educazione alla salute dell’Ufficio scolastico regionale.

La Carta Etica dello Sport è il risultato dell’attività di un gruppo di lavoro composto da referenti del Comune delle associazioni sportive, genitoriali, delle scuole e dell’università. Proprio per questo si rivolge a tutti coloro che, a vario titolo, con ruoli e responsabilità diverse, hanno a che fare con la pratica sportiva: atleti, dirigenti, allenatori, genitori, tifosi, sponsor. Aderendo a questa proposta i dirigenti si impegnano ad esempio a “promuovere fattivamente la lealtà sportiva, contrastando con decisione corruzione e doping”; i tecnici e gli insegnanti si daranno come obiettivo “riconoscere il proprio ruolo di educatori, cercando di favorire la formazione integrale della persona e non solo lo sviluppo delle competenze tecnico-tattiche”; gli atleti si proporranno di imparare ad “accettare serenamente il responso del campo, anche quando è sfavorevole, rispettando le decisioni dell’arbitro e rifiutando la cultura del sospetto”; i genitori si impegneranno a “non assolutizzare l’impegno sportivo e riconoscere ai propri figli il diritto a non essere dei campioni, evitando di proiettare su di loro aspettative di successo a tutti i costi.

«Con questa iniziativa lo sport viene riconosciuto come importante veicolo di benessere e di crescita personale e perciò diritto di tutti i cittadini – osserva Basana –. Per fare in modo che questo documento sia effettivamente un punto di riferimento nel mondo dello sport, l’amministrazione comunale intende impegnarsi in un percorso di riconoscimento delle associazioni virtuose, utilizzando criteri di premialità e adottando azioni di valorizzazione delle pratiche più esemplari e significative nel campo dell’impegno etico».

La nuova “Carta Etica dello Sport” è patrocinata dalla Regione, dal Coni regionale, dal Comitato italiano paraolimpico, il Garante regionale dei diritti alla persona, l’Istituto Jacques Maritain, l’Ordine degli psicologi di Udine, l’Università di Udine, l’Ufficio scolastico regionale, l’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine.

 

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14_06-carta-etica_2Sono ben 52 le associazioni sportive che nella serata di martedì 13 giugno, in sala Ajace, hanno partecipato alla presentazione della nuova “Carta Etica dello Sport” del Comune di Udine, documento con cui l’amministrazione comunale fissa regole e obiettivi per promuovere una cultura dello sport come luogo di educazione a una vita sana, di amicizia, e di solidarietà, di inclusione e integrazione.

«Questo documento – sottolinea l’assessore all’Educazione, Sport e Stili di Vita, Raffaella Basana – è il frutto di un ampio confronto con numerose realtà del mondo dello sport, dalle associazioni sportive impegnate in sport diversi con attività rivolte a persone di ogni età ed abilità all’azienda sanitaria, dalle associazioni di genitori ai professori universitari impegnati nel campo dell’educazione e dell’etica sportiva, dai docenti di scuola secondaria di primo grado al Coni. È stato un percorso fruttuoso, ricco di spunti, e per questo ringrazio tutti i partecipanti che hanno messo a disposizione il proprio contributo: questa Carta Etica vuole essere un punto di partenza per un rinnovamento culturale diffuso e partecipato che porti a promuovere lo sport e a valorizzare il suo rilievo in ambito educativo, sociale e di salute».

Nel corso della presentazione della Carta sono intervenuti Alessandro Talotti del Coni, Daniele Fedeli dell’Università degli Studi di Udine, Luca Grion dell’Istituto Jacques Maritain, Giovanni Ottoboni dell’Ordine degli psicologi di Udine, Claudio Bardini, referente regionale per l’Educazione alla salute dell’Ufficio scolastico regionale.

La Carta Etica dello Sport è il risultato dell’attività di un gruppo di lavoro composto da referenti del Comune delle associazioni sportive, genitoriali, delle scuole e dell’università. Proprio per questo si rivolge a tutti coloro che, a vario titolo, con ruoli e responsabilità diverse, hanno a che fare con la pratica sportiva: atleti, dirigenti, allenatori, genitori, tifosi, sponsor. Aderendo a questa proposta i dirigenti si impegnano ad esempio a “promuovere fattivamente la lealtà sportiva, contrastando con decisione corruzione e doping”; i tecnici e gli insegnanti si daranno come obiettivo “riconoscere il proprio ruolo di educatori, cercando di favorire la formazione integrale della persona e non solo lo sviluppo delle competenze tecnico-tattiche”; gli atleti si proporranno di imparare ad “accettare serenamente il responso del campo, anche quando è sfavorevole, rispettando le decisioni dell’arbitro e rifiutando la cultura del sospetto”; i genitori si impegneranno a “non assolutizzare l’impegno sportivo e riconoscere ai propri figli il diritto a non essere dei campioni, evitando di proiettare su di loro aspettative di successo a tutti i costi.

«Con questa iniziativa lo sport viene riconosciuto come importante veicolo di benessere e di crescita personale e perciò diritto di tutti i cittadini – osserva Basana –. Per fare in modo che questo documento sia effettivamente un punto di riferimento nel mondo dello sport, l’amministrazione comunale intende impegnarsi in un percorso di riconoscimento delle associazioni virtuose, utilizzando criteri di premialità e adottando azioni di valorizzazione delle pratiche più esemplari e significative nel campo dell’impegno etico».

La nuova “Carta Etica dello Sport” è patrocinata dalla Regione, dal Coni regionale, dal Comitato italiano paraolimpico, il Garante regionale dei diritti alla persona, l’Istituto Jacques Maritain, l’Ordine degli psicologi di Udine, l’Università di Udine, l’Ufficio scolastico regionale, l’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine.

 

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