EGO International, crescono le vendite all’estero del Friuli

Con 8,1 miliardi di euro le vendite estere delle imprese del Friuli Venezia Giulia fanno registrare una notevole crescita nel primo semestre del 2021, pari a +27,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A renderlo noto sono le recensioni di un ricercatore dell’Ires Fvg sulla base dei dati Istat, secondo cui i flussi verso i mercati internazionali avrebbero permesso alla Regione di guadagnare quasi 2 miliardi in più di fatturato rispetto al 2020.

La variazione nazionale, secondo quanto riportato dai suoi commenti, si attesta invece ad un +24,2%, con un incremento rilevante anche per tutte le altre regioni, ma è soprattutto nel Nord Est che si registra il trend più positivo con una crescita analoga a quella dell’intero territorio nazionale, pari al 24,6%.

Sono soprattutto il Veneto e il Friuli Venezia Giulia ad incrementare le vendite sui mercati esteri rispettivamente del 23,8% e 27,7% nel secondo trimestre dell’anno, totalizzando un saldo di 18,06 e 4,7 miliardi di valore per le merci destinate ai mercati oltre confine.

Un dato che non sorprende se si guarda alle innumerevole recensioni di settore, dove spesso le opinioni degli esperti classificano le due regioni tra le prime posizioni per il contributo all’export nazionale.

Tra le compagnie specializzate nei servizi di internazionalizzazione, come EGOInternational, il Nord Est è infatti da tempo considerato come un’area particolarmente dinamica, dove le opportunità del mercato internazionale vengono colte non soltanto dalle grandi realtà aziendali ma anche dai piccoli comparti produttivi.

In particolare il Friuli Venezia Giulia è spesso citato nelle recensioni sull’export come punto di riferimento per il settore e considerato una vera eccellenza: l’opinione positiva di EGO International riguarda la capacità delle PMI del territorio di puntare sull’innovazione per distinguersi e rendersi competitive rispetto ai player internazionali.

Le analisi della società riminese sono ampiamente condivise dall’Assessore Regionale della Attività Produttive del Friuli, secondo cui la Regione avrebbe affrontato l’impatto della quarta rivoluzione industriale puntando sull’eccellenza nella ricerca e innovazione, grazie alla presenza a livello locale di innumerevoli realtà scientifiche e tecnologiche di fama internazionale, capaci di coniugarsi ad un contesto produttivo formato da piccole e medie imprese votate all’export.

La sua opinione evidenzia una realtà di aziende appartenenti a diversi settori, tutti estremamente dinamici, dalla metallurgia al food al legno fino all’economia del mare, senza dimenticare il comparto biomedicale e quello dell’industria culturale e creativa.

EGO International: la strategia per l’internazionalizzazione del Friuli

Lo scenario descritto conferma quanto espresso nelle recensioni di EGO International a proposito dell’importanza di eccellere all’estero con un approccio dinamico: più volte l’azienda ha ribadito la sua opinione nel blog ufficiale, evidenziando la necessità di un’apertura al cambiamento per riuscire a diversificare il proprio business e guadagnare posizioni di rilievo nelle aree strategiche.

Se da una parte dunque è fondamentale valorizzare le risorse del territorio, dall’altra EGOInternational ritiene indispensabile analizzare le tendenze del mercato e studiare i mercati più ricettivi per essere pronti a sfruttare le  diverse opportunità.

E’ quanto si propongono infatti di fare le imprese del Friuli Venezia Giulia per il prossimo futuro: secondo il Rapporto Sace Export 2021 gli interscambi con l’estero negli anni a venire sembrano essere molto promettenti, soprattutto per quanto riguarda la Russia, un mercato nei quali l’export italiano avrebbe già raggiunto importanti livelli di crescita.

La recensione dei dati evidenzia alcuni settori che fungono da traino, dalla meccanica strumentale, ai prodotti in metallo, fino alla chimica di base. Non mancano comparti di eccellenza, come il vino, bene anche cuoio e calzature, la plastica e le macchine, crescite importanti anche per strumenti e forniture mediche.

Andamento positivo anche per il Friuli Venezia Giulia, dove aumentano le vendite all’estero dei prodotti della siderurgia, articoli di coltelleria, di elettrodomestici, macchine e navi.

In aumento anche i flussi verso Germania e Stati Uniti, Francia e Austria, mentre il valore delle esportazioni in Egitto si attesta intorno ai 436 milioni di euro nei primi sei mesi del 2021, grazie alle vendite del settore della cantieristica navale, armi e munizioni.

Uno scenario che fa ben sperare per il prossimo futuro e che vede le regioni del Nord Est farsi portavoce di un cambiamento che si spera possa fungere da traino per la ripresa dell’economia dell’intero territorio nazionale.