Elettrodotto Udine sud: la provincia affianca i comuni ricorrenti

elettrodotto tralicci terna-2La Provincia di Udine si schiera al fianco dei sette Comuni che hanno presentato ricorso al Tar del Lazio contro il decreto interministeriale n.239 del 14 febbraio scorso, con il quale è stata rilasciata alla società Terna, previa intesa con la Regione, l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio dell’elettrodotto a 380kv “Udine Ovest- Redipuglia”. La solidarietà dell’amministrazione provinciale, che sta anche pensando – come ha anticipato il presidente Pietro Fontanini – di ricorrere ad adiuvandum affiancandosi così ai provvedimenti già intrapresi dai Municipi, è stata manifestata nei giorni scorsi dalla Commissione provinciale energia presieduta dal consigliere Marzio Giau (Fdi) nei confronti dei Sindaci “ricorrenti” convocati in audizione. Un incontro, come ha ricordato il presidente del Consiglio provinciale Fabrizio Pitton, che ha fatto seguito all’ordine del giorno presentato dal consigliere Federico Simeoni (Patrie Furlane) nella seduta del consiglio del 16 dicembre scorso, con l’obiettivo di avviare, da parte dell’Ente, una valutazione complessiva della situazione politica e amministrativa dell’opera, ma anche di affiancare i Comuni attraverso ogni azione necessaria alla tutela materiale e legale del patrimonio ambientale violato dalle procedure di Via adottate dal Consiglio dei Ministri e sottoscritte dalla Giunta regionale.  Va ricordato, infatti, che è pendente un altro ricorso presentato dalle amministrazioni comunali nell’autunno scorso contro il provvedimento di Via dell’elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia e contro la delibera del Consiglio dei Ministri che ha superato il conflitto nato di fronte al parere contrario del Ministero ai beni culturali. Alla riunione in Provincia sono intervenuti i primi cittadini Geremia Gomboso per Lestizza, Emanuela Nonino per Pavia di Udine e Gabriele Zanin per San Vito al Torre che hanno fatto il punto della situazione relativamente ai contenziosi contro Terna (la sentenza di sospensiva dell’ultimo ricorso è attesa per il 22 marzo) ribadendo la posizione di contrarietà all’infrastruttura, così come progettata e realizzata, ma confermando la necessità di energia per il territorio con modalità impiantistiche alternative peraltro sottoposte alla stessa società rimaste però inascoltate. “Noi abbiamo manifestato disponibilità ed aperture, da Terna invece assoluta chiusura” ha commentato Gomboso. Ad amareggiare maggiormente i Sindaci impegnati in questa battaglia in difesa del territorio, è il fatto che, malgrado la sentenza del Consiglio di Stato in cui venivano accolte le ragioni degli oppositori all’elettrodotto (luglio 2015) e la valutazione contraria del Ministero dei beni culturali, la multinazionale ha continuato nel suo progetto procedendo con l’opera di costruzione (giunta all’80% della realizzazione) che deturpa il contesto ambientale, crea un danno irreparabile peraltro senza portare valore allo stesso.

I Comuni che hanno presentato ricorso al Tar del Lazio contro il recente decreto interministeriale sono Basiliano, Lestizza, Mortegliano, Pavia di Udine, Trivignano, San Vito al Torre e Palmanova.