Elettrodotto Wurmlach Somplago: Confindustria, è necessario

luci_adriano--400x300L’elevato costo dell’energia rappresenta un forte svantaggio competitivo che penalizza le imprese regionali impegnate nel mantenere le quote di mercato. La ricerca di soluzioni alternative nell’approvvigionamento di energia elettrica per abbattere i costi di consumo costituisce una via obbligata: l’importazione di energia dall’estero, a maggior ragione in una regione di confine come la nostra, è una delle soluzioni che le imprese debbono percorrere per mantenersi competitive. In questa logica, sottolinea una nota di Confindustria Udine, si inserisce l’iniziativa di tre importanti imprese friulane, Cartiera Burgo, Ferriere Nord e Fantoni, per realizzare l’elettrodotto di interconnessione Wurmlach Somplago con l’obiettivo di soddisfare i propri fabbisogni energetici contando su un prezzo dell’energia più basso. Senza trascurare poi che, scaduta la concessione ventennale, l’infrastruttura diventerà patrimonio pubblico.

Questo significa prima di tutto salvaguardare un tessuto produttivo e sociale di rilevanza strategica per il territorio.

“Il progetto, come ricorda il Presidente di Confindustria Udine, Adriano Luci, è stato ridefinito nell’ottica di recepire le esigenze rappresentate dai diversi soggetti ed enti interessati dall’infrastruttura, in primis i comuni. Risponde alle istanze del territorio prevedendo compensazioni con l’eliminazione di linee esistenti che insistono in aree abitate. In particolare non è da trascurare il fatto che le razionalizzazioni previste consentono di abbattere 85 tralicci esistenti.

E’ significativo poi che il progetto nella sua attuale impostazione sia il risultato dello sforzo delle tre imprese di unificare i progetti singolarmente presentati con l’effetto di ridurre l’impatto sul territorio e di ottimizzare l’utilizzo dell’infrastruttura.”

La soluzione aerea deriva, prosegue la nota di Confindustria, dai vincoli tecnici ed operativi legati, da un lato, alle scelte del gestore austriaco attento alle esigenze di sicurezza, dall’altro, alla maggiore flessibilità gestionale che tale soluzione consente in termini di tempestività negli interventi di manutenzione e riparazione e di minimizzazione dei campi magnetici, senza considerare che l’interrato comporterebbe complessi interventi sul territorio di rilevanti difficoltà tecniche con un elevato impatto visivo ed invasivo.

“Un’opera destinata a rafforzare importanti filiere produttive con ricadute positive sulle condizioni del tessuto economico e sociale” sottolinea Federico Gollino, Capo della Delegazione di Tolmezzo, che collega il progetto allo sforzo che deve essere compiuto per rendere sostenibili le condizioni di competitività.  In questo contesto “valutati i possibili impatti ambientali e verificati i vincoli esistenti, il tracciato come da ultimo definito, precisa Gollino, si presenta come quello maggiormente  sostenibile”.

“L’auspicio di Confindustria Udine, conclude il Presidente Luci, è che la Regione proceda all’espletamento di tutti gli adempimenti previsti dalla procedura autorizzatoria in tempi il più possibile ravvicinati in modo da assicurare il raggiungimento di quelle condizioni di competitività che costituiscono l’obiettivo del progetto a sostegno di fondamentale settori produttivi.”

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